di Fausto Cerulli
Gli altri, Dio mio, gli altri
mi sono forse dono da te,
ma pesano, hanno pensieri
che non serve battesimo
a farli giusti. O forse sono
io che non voglio fare
giustizia a questo stare
tra persone che nutrono
pensieri come fossero
cani da guardia al loro
cimitero, in cui mi stanno
ad aspettare sardonici.
Sento che non mi basta
un cielo grigio a dirmi
la tristezza di queste ore;,
non mi bastano gli alibi
dopo la morte di lei. Io
voglio trovare altri giochi
del cielo a farmi vero,
sia pure dentro l’attimo.