Riceviamo dalla Casa della Divina Provvidenza e pubblichiamo.
Nuovo capitolo nell’ormai ben noto contenzioso tra la Casa della Divina Provvidenza per il Riposo della Vecchiaia e l’amministrazione comunale di Ficulle la quale, con un’ordinanza del Tribunale di Terni adottata lo scorso 21 ottobre e depositata il giorno 22 novembre, ha visto rigettare il reclamo presentato nei confronti dello svolgimento delle attività dell’Associazione O.N.L.U.S.. Ma andiamo con ordine per ricostruire i tratti salienti della vicenda.
L’origine delle contrapposizioni tra la Casa della Divina Provvidenza e il Comune di Ficulle risale infatti al 2009, anno in cui nel ambito dell’Assemblea dei Soci si votava la variazione dello Statuto della O.N.L.U.S. e la modifica della composizione del Consiglio Direttivo. Successivamente, su istanza del Comune, la delibera dell’Assemblea è stata annullata dal Tribunale di Orvieto, con una sentenza ancora pendente, sulla base di presunte irregolarità nella procedura di votazione.
Il 16 dicembre dello scorso anno l’Assemblea dei Soci della O.N.L.U.S. eleggeva il nuovo Consiglio Direttivo e il Presidente dell’Associazione. Per tutta risposta, In seguito a questa elezione, il Comune di Ficulle chiedeva al Tribunale di Orvieto l’inefficacia della deliberazione dell’Assemblea e la sospensione della carica dei membri del Consiglio Direttivo, oltre che il divieto per questi ultimi di compiere ogni qualsivoglia attività inerente l’Associazione.
Era il 31 luglio del 2012 quando, per primo, il Tribunale di Orvieto respingeva l’istanza dell’Amministrazione riconoscendo la legittimità e l’efficacia della delibera di dicembre e conseguentemente dell’operato del Consiglio Direttivo. Stesso esito anche di fronte al Tribunale di Terni che, rispetto al medesimo reclamo, il 21 ottobre scorso ha emesso l’ordinanza di rigetto confermando la piena legittimità dell’operato del Consiglio Direttivo dell’Istituto e condannando altresì il Comune di Ficulle a rimborsare le spese di lite alla Casa della Divina Provvidenza.