ORVIETO – Restano 5 giorni alla giunta Concina per scongiurare il commissariamento, dopo il consiglio comunale di ieri che, come nelle attese, ma non senza tergiversazioni, ha visto il rinvio della discussione sul preventivo 2013. La soluzione si chiama pre – dissesto. Per arrivarci però ed evitare l’arrivo del commissario la strada è una sola. Stretta e in salita.
Presentazione di un bilancio credibile (o almeno “votabile”), la sua approvazione in consiglio comunale e l’apertura delle procedure di riequilibro pluriennale che dovranno essere approvate poi dalla Corte dei Conti.
Quindi non c’è tempo da perdere. La maggioranza ha iniziato a lavorare già da ieri sera, dopo il consiglio comunale. Il limite infatti per approvare il preventivo è il 30 novembre. Poi al massimo la proroga di 15 giorni del prefetto. Le misure da adottare per correggere i punti contestati dai revisori non sono note e non lo sono neanche alla maggioranza (Pizzo ha accennato al possibile utilizzo di fondi destinati ad alcune categorie vittime dell’alluvione che verranno probabilmente utilizzati per rivedere le stime delle poste in entrata).
In ogni caso una soluzione pronta all’uso non c’è altrimenti non si sarebbe arrivati all’empasse di ieri, di dover presentare al consiglio un bilancio che di fatto la maggioranza si è rifiutata di votare. Sul preventivo, come noto, pende infatti il parere non favorevole dei revisori dei conti per poste inattendibili e mancati accantonamenti. Sul riequilibrio pesa invece tanto la bocciatura dei revisori quanto quella della Corte dei Conti (perché non possono più essere inserite le alienazioni a ripiano del deficit).
Ma quest’ultima è una pratica che non verrà affrontata in caso di pre – dissesto. Occorre dunque correggere il bilancio e lavorare alla delibera di riequilibrio pluriennale, il tutto in cinque giorni. Alla soluzione, ampiamente annunciata, si è arrivati dopo una lunga partita a scacchi, nel corso della quale la maggioranza in consiglio ha cercato di aggrapparsi come ha potuto a vari pretesti per ottenere il rinvio delle pratiche sul bilancio, senza dover ammettere che non c’erano i numeri.
Durante una sospensione del consiglio poi è arrivata la “resa”. In tutta franchezza, su proposta del consigliere Pier Luigi Leoni (Pdl) è stato deciso il rinvio dei punti relativi al preventivo a causa dei pareri sfavorevoli ampiamente illustrati. I gruppi di opposizione non hanno perso tempo e hanno depositato un’istanza perché sindaco, presidente del consiglio e segretario comunale comunichino “la mancata approvazione del bilancio di previsione alla Prefettura e agli organi preposti al controllo (Corte dei Conti, ndr) per l’assunzione di tutte le determinazioni di competenza che essi riterranno opportuno adottare”.
Poi contemporaneamente hanno paventato una possibile “mozione di sfiducia” e affermato di attendere “con serenità le proposte che la maggioranza formulerà nei prossimi giorni”. L’iniziativa dell’opposizione ha scatenato le furie della maggioranza e del sindaco.
“La pervicacia con cui la minoranza continua a creare situazioni di difficoltà nonostante la chiarezza del percorso seguito oggi non è corretta – ha affermato Toni Concina per tutta risposta – Abbiamo predisposto un bilancio corretto – ha insistito – i due fatti nuovi dei pareri non favorevoli di revisori e Corte dei conti ci obbligano, però, ad una rivisitazione del bilancio che sottoporremo al consiglio nel giro di pochi giorni. Qui non ci sono interessi da difendere, c’è solo un gravoso impegno quotidiano. Non creiamo ulteriori dissapori di cui non c’è alcun bisogno” ha concluso il sindaco nel tentativo di abbassare i toni.
Ma la gravità e la drammaticità del momento è sotto gli occhi di tutti. Non a caso ieri hanno seguito il consiglio in aula, tra gli altri, anche i sindacati, il segretario del Pd e carabinieri in borghese.
Il solo pensare poi di utilizzare le poche risorse messe a disposizione dalla Regione per i danni dell’alluvione allo scopo di tappare qualche buco minore della voragine del Bilancio, come lascia intendere l’assessore Pizzo, dovrebbe farci temere per la sua incolumità fisica a fronte delle immaginabili reazioni.
Dovono capire che far quadrare il bilancio non è come trovare la soluzione al cubo di Kubrik ,dove basta trovare la sequenza giusta dopo aver provato e riprovato.
I soldi che mancano, e sono 8Mln di deficit + 3 Mln scoperti dai revisori, se non sono stati trovati da gennaio a novembre come si può pensare di trovarli nei prossimi 15 giorni.
Devono sapere, questi improbabili amministratori del Comune, che il predissesto e il Piano di riequilibrio pluriennale è praticabile solo dopo aver approvato il bilancio corrente del 2013 nel rispetto delle leggi in vigore.
Impossibile farlo allo stato attuale dei fatti. Ergo prendetevi un bel respiro, inspirate lentamente, aprite gli occhi e tornate alla realtà. Dietro l’angolo c’è il dissesto.”