di Giordano Sugaroni
Il Consiglio comunale di Acquapendente approva all’unanimità una dichiarazione di opposizione alla geotermia nel territorio comunale. “Si stanno”, si sottolinea nella stessa, “moltiplicando le Società che attratte da incentivi economici inseriti nelle bollette degli utenti, chiedono autorizzazioni per utilizzare i siti geotermici nelle aree di origine vulcanica dell’Orvietano e del lago di Bolsena. Questo territorio ha già vissuto in passato problematiche legate a danni ambientali notevoli, che hanno imposto l’abbandono dei progetti di sfruttamento dell’energia geotermica (14 pozzi abbandonati dall’Enel oltre all’esempio emblematico di Latera). Tecnici qualificati ci confermano che la trivellazione e produzione dei fluidi geotermici da pozzi profondi, anche alla luce delle nuove tecnologie, possono causare alterazioni geologiche tali da generare scosse sismiche ed il possibile inquinamento delle acque pubbliche. Ad esempio, questa estate in Svizzera è stata fermata la trivellazione di un pozzo geotermico di nuova concezione che aveva generato un terremoto di magnitudo 3,7. Le costruzioni dei nostri centri storici non sono antisismiche, siamo nella civiltà del tufo; terremoti di piccola magnitudo possono provocare più che altrove vittime e danni al patrimonio culturale (Tuscania, Castel Giorgio). La migliore prevenzione è quella di non provocarli. Inoltre i fluidi geotermici reiniettati a pressione nel sottosuolo, possono risalire attraverso le fratture del terreno inquinando con arsenico ed altre sostanze cancerogene le falde acquifere sovrastanti utilizzate dalla rete idropotabile. Lo sfruttamento geotermico mette a rischio così non solo i pozzi che emungono dalla falda acquifera, ma anche la programmata possibilità di miscelare con l’acqua del lago di Bolsena, la rete possibile della Provincia di Viterbo oggi contaminata da arsenico oltre il limite ammesso di 10 ug/l per potabilità. Il lago di Bolsena è inoltre Sito d’Interesse Comunitario (SIC) per cui i pozzi geotermici che attraversano il bacino idrogeologico costituiscono un rischio inammissibile. Il rilascio delle autorizzazioni per la geotermia sono soggette alla valutazione d’impatto ambientale regionale, ma recentemente lo Stato ha tolto questa facoltà alle Regioni per “gli impianti pilota geotermici” tra cui due nel nostro territorio (Castelgiorgio e Acquapendente) dando sempre meno peso ai pareri delle comunità locali. Per le ragioni suesposte questo Comune, a nome della cittadinanza ed il nome del principio guida della precauzione, dichiara la propria opposizione alla trivellazione ed alla utilizzazione di pozzi profondi nel proprio territorio finalizzati allo studio ed alla produzione di energia da fonte geotermica”.