ORVIETOSì
domenica, 21 Dicembre 2025
  • Home
  • Ambiente
  • Cultura
  • Cronaca
  • Saperi&Sapori
  • Economia
  • Eventi
  • Politica
  • Sociale
  • Sponsorizzate
  • Sport
  • Territorio
    • Allerona
    • Baschi
    • Castel Giorgio
    • Castel Viscardo
    • Fabro
    • Ficulle
    • Guardea
    • Montecchio
    • Montegabbione
    • Monteleone d’Orvieto
    • Parrano
    • Porano
    • San Venanzo
  • Oltre l’orvietano
    • Acquapendente
    • Alviano
    • Amelia
    • Bolsena
    • Lugnano
    • Narni
    • Terni
    • Perugia
    • Viterbo
  • Archivio
No Result
View All Result
  • Home
  • Ambiente
  • Cultura
  • Cronaca
  • Saperi&Sapori
  • Economia
  • Eventi
  • Politica
  • Sociale
  • Sponsorizzate
  • Sport
  • Territorio
    • Allerona
    • Baschi
    • Castel Giorgio
    • Castel Viscardo
    • Fabro
    • Ficulle
    • Guardea
    • Montecchio
    • Montegabbione
    • Monteleone d’Orvieto
    • Parrano
    • Porano
    • San Venanzo
  • Oltre l’orvietano
    • Acquapendente
    • Alviano
    • Amelia
    • Bolsena
    • Lugnano
    • Narni
    • Terni
    • Perugia
    • Viterbo
  • Archivio
No Result
View All Result
Orvietosì.it
No Result
View All Result
Home Corsivi

Senz’arte né parte, quindi “città d’arte”!

Redazione by Redazione
14 Ottobre 2013
in Corsivi, Archivio notizie
Share on FacebookShare on Twitter

di Gian Paolo Aceto

Il titolo non  vuole ovviamente riferirsi agli abitanti di una qualsiasi città dalle stesse caratteristiche  di Orvieto, ma all’uso più o meno cosciente che eventuali candidati amministratori fanno della dizione “città d’arte”, generalmente in campagna elettorale, per accattivarsi le simpatie  di una parte dell’anima popolare, che secondo loro vive soprattutto di campanili storico-artistici.

Questa dizione finisce per sottintendere che gli abitanti della cittadina altro non possano fare che gestire il passato, che perciò è da “mettere a reddito”. E la miopia consiste proprio, da bravi marxisti di centro, nel prendere come al solito una parte per il tutto. E’ altresì sottinteso, perché ne viene di conseguenza in quanto omissione, che più che gestire pozzi o cortei storici “altro” non si sappia fare o proporre, ammesso che lo si abbia in testa, e siccome la città è  “d’arte”, di ieri, e perciò nei fatti “senza arte né parte”, di oggi, “altro” sia inutile presentare come proposta.

Ammesso ma non concesso, visto che appunto “altro”non  si propone.

E’ naturalmente giusto e normalissimo che il popolo di una città sia orgoglioso di ciò che hanno fatto nel corso del tempo i suoi antenati, e specialmente in Italia, patria delle cento città-capitali, ognuna con il suo specialissimo modo di avere vissuto e vivere oggi la propria storia.

Ma giocare, anzi pompare, la propria proposta amministrativa unicamente su un aspetto del ruolo e delle possibilità di sviluppo di una città significa non soltanto prendere una parte per il tutto, ma accentuarne l’aspetto più retrivo e da bar dello sport. Vale a dire, “siamo una città d’arte e questo è il vero (e quasi unico) ruolo che ci compete e dobbiamo promuovere!”.

Più o meno lo stesso discorso vale per gli altri due feticci, cultura e enogastronomia, il tutto condito con la salsa giornalistica delle “eccellenze”.

Il popolo non fa questi ragionamenti, non si illude, perché vive il suo presente prima di ogni altra cosa. Infatti, per semplice logica linguistica il passato e il futuro non si possono vivere, non è il verbo adatto, mentre tutto ciò che soprattutto spetta al verbo vivere è appunto il presente.

Ed è proprio del vivere nel presente non soltanto fare ciò che si fa, ma coltivare in sé i semi per ciò che si vuole diventare e trovare le ragioni per fare meglio, come speranze, prospettive, capacità di progettazione e voglia di emergere.

Invece il messaggio che ritiene come praticamente unica cosa importante la “messa a reddito”

di ciò che in passato è stato fatto, già detto in passato, è un po’ diciamo così la bancarella con esposta in vendita la dentiera del nonno.

Oltre ai conti mai a posto, elementare Watson….

 

Un altro esempio di pensiero co(vi)piato è la proposta di altissima geopolitica che consiste nel promuovere l’allargamento della visuale politico-amministrativa “ben oltre” Orvieto, e perciò cercando agganci di collaborazione turistico-storico-culturale con Viterbo, Grosseto, Siena, ecc.

Trasferendo la proposta sul piano militare e indietro nel tempo, certo per qualche anno Orvieto ha occupato anche Orbetello, eserciti di Orvieto Siena Viterbo Grosseto e Vattelapesca si sono combattuti e occupati reciprocamente, e tutto era in funzione di conquiste o vantaggi territoriali su

“nemici” che erano i concorrenti più vicini territorialmente, e a nessuno di essi sarebbe venuto in mente di dichiarare guerra a Stoccolma. Era perciò una politica giocata sulle contiguità territoriali, quelle di allora.

Ma oggi, nel mondo con ampie possibilità di contatti e comunicazioni come se tutto il pianeta fosse a portata di “vista d’occhio”, e sono le contiguità di oggi, è possibile far sì che una città come Orvieto sia identificabile non tanto come situata tra Viterbo e Grosseto, ma tra Los Angeles e Tokio, basta aver le idee chiare su ciò che si vuole intraprendere come amministratori.

Arrivo perciò all’idea di città, che non è “La Città Ideale” degli umanisti o artisti del Rinascimento,  spesso dipinta o descritta, ma quella città che, fatti due calcoli sulla situazione internazionale e anche tenendo presente il valore certo della città d’arte ma come valore che si integra alla vita di oggi, può riuscire a proporsi come momento unificante e originale rispetto ad altre città.

In altre parole si tratta di riuscire ad suscitare interesse, facendo leva in primo luogo ovviamente su “ciò che si è” e  “ciò che si ha”, e quindi creando un amalgama con “ciò che si può avere”, che vuol dire riuscire ad “importare” persone o situazioni o realtà economiche o di ricerca di alto livello, utilizzando luoghi della città e prospettando i vantaggi di immagine che ne potrebbero derivare.

 

 

La città di Orvieto non vive oggi di “lotte di fazione”. Quest’ultima è una dizione storico romantica che può andar bene per il medioevo, oppure per l’ultimo dopoguerra. Riproporla oggi sa di nostalgico. Ma oggi sono semplicemente interessi, che trovano comodo coagularsi ancora fintamente come dei “credo” politici o ideologici all’interno dei gruppi partitici tradizionali.

Naturalmente il collante è ancora, per l’illusione dei rispettivi elettorati, l’insieme degli ideali politici di una volta. Come “idee ricevute” dal passato. Ma la sostanza dell’azione politica è basata

appunto sulla difesa ad oltranza degli interessi del “gruppo”, e perciò del suo “territorio”.

E l’eventuale patto civico non sarebbe altro che la messa in scena di un tacito accordo per spartirsi la solita “ordinaria amministrazione”, senza nessuna proposta realmente innovativa, e contemporaneamente il rifiuto e il silenzio su qualsiasi proposta che non venga dal proprio tradizionale “recinto”.

Ma proprio questa è la posizione degli unici veri e autentici “senza arte né parte”!

Addormentati nella “città d’arte”.

 

Condividi:

  • Fai clic per condividere su X (Si apre in una nuova finestra) X
  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra) Facebook

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

Correlati

Please login to join discussion

Ultime notizie

Un Natale di vicinanza: l’Associazione “Diamoci una mano” in visita nei luoghi di cura

Un Natale di vicinanza: l’Associazione “Diamoci una mano” in visita nei luoghi di cura

20 Dicembre 2025

  A pochi giorni dal Natale, l’atmosfera delle feste ha illuminato i luoghi di cura di Orvieto. Nella mattinata di...

Oltre 100 firme all’ora per il rilancio dell’ospedale. I cittadini stanno aderendo con forza alla petizione lanciata dal Cosp

Cosp: “Fatti un regalo: firma per il tuo ospedale”

20 Dicembre 2025

  Andrà avanti fino a fine Febbraio la petizione popolare che sta portando avanti il Comitato Orvietano per la Salute...

Cosp: “Difendiamo il Distretto Sanitario di Orvieto per evitare un ulteriore accentramento del potere decisionale in materia di sanità”

“Ampliare il Distretto Socio-Sanitario di Orvieto ai sei Comuni limitrofi dell’Amerino”

20 Dicembre 2025

  Una revisione della geografia sanitaria provinciale finalizzata a sostenere il Distretto Socio Sanitario di Orvieto e garantire al tempo...

Redazione

Orvietosì © 2002
Quotidiano d’informazione e d’opinione
Registrazione tribunale di Orvieto (TR) nr.101 del 13/11/2002 | Nr. ROC 33304

Direttore Responsabile: Sara Simonetti
Editore: Elzevira di Fabio Graziani

Contatti

Per informazioni inviare una mail a redazione@orvietosi.it

Informazioni sul trattamento
dei dati personali: Policy privacy

Seguici su Facebook

Orvietosì Facebook

Archivio storico

© 2020 OrvietoSi - All right reserved

Utilizziamo i cookie per offrirti la migliore esperienza sul nostro sito web.

Puoi scoprire di più su quali cookie stiamo utilizzando o disattivarli in .

No Result
View All Result
  • Home
  • Ambiente
  • Cultura
  • Cronaca
  • Saperi&Sapori
  • Economia
  • Eventi
  • Politica
  • Sociale
  • Sponsorizzate
  • Sport
  • Territorio
    • Allerona
    • Baschi
    • Castel Giorgio
    • Castel Viscardo
    • Fabro
    • Ficulle
    • Guardea
    • Montecchio
    • Montegabbione
    • Monteleone d’Orvieto
    • Parrano
    • Porano
    • San Venanzo
  • Oltre l’orvietano
    • Acquapendente
    • Alviano
    • Amelia
    • Bolsena
    • Lugnano
    • Narni
    • Terni
    • Perugia
    • Viterbo
  • Archivio

© 2020 OrvietoSi - All right reserved

%d
    Orvietosì.it
    Prodotto da  GDPR Cookie Compliance
    Panoramica sulla privacy

    Questo sito Web utilizza i cookie per consentirci di offrire la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito web e aiutando il nostro team a capire quali sezioni del sito web trovi più interessanti e utili.

    Puoi regolare tutto le impostazioni dei cookie navigando le schede sul lato sinistro.

    Cookie strettamente necessari

    Cookie strettamente necessari devono essere abilitati in ogni momento in modo che possiamo salvare le tue preferenze per le impostazioni dei cookie.

    Cookie di terze parti

    Questo sito Web utilizza Google Analytics per raccogliere informazioni anonime come il numero di visitatori del sito e le pagine più popolari. </ P>

    Il mantenimento di questo cookie abilitato ci aiuta a migliorare il nostro sito web.

    Cookie Policy

    Maggiori informazioni sulla nostra Cookie Policy