Riceviamo e pubblichiamo.
Il Comitato per l’Acqua Pubblica dell’Orvietano invita caldamente gli utenti della servizio idrico a presentare la richiesta per la restituzione del canone di depurazione indebitamente pagato nelle fatture dell’acqua (ai sensi del D.M. 30/09/2009).
L’azione si rende estremamente urgente perché i termini per la richiesta scadono il prossimo 15 ottobre.
Questa la procedura da seguire:
1) consultare il sito internet del gestore (SII Servizio Idrico Integrato) www.siiato2.it oppure rivolgersi agli uffici del SII;
2) verificare la vostra presenza (codice utente) negli elenchi di coloro che non sono serviti da impianti di depurazione al seguente collegamento http://www.siiato2.it/avvisi/rest_quota_dep/rest_quota_dep.html, oppure presso gli uffici del SII;
3) scaricare la relativa modulistica al seguente collegamento http://www.siiato2.it/modulistica/modulistica.html, oppure richiederla presso gli uffici del SII;
4) spedire o portare a mano la richiesta direttamente al gestore che dovrà provvedere al rimborso.
Si tratta di parecchi soldi visto che il canone di depurazione corrisponde a circa 30% della tariffa acquedotto.
Questi sono i risultati di circa 10 anni di gestione privata del servizio idrico, appoggiata dall’Assemblea dei Sindaci degli ATI, che grazie agli investimenti dei privati avrebbe dovuto raggiungere il massimo dell’efficienza con la costruzione e la manutenzione di impianti di depurazione e reti idriche, mentre oggi in Umbria abbiamo in alcune zone anche il 47% di perdite sulle reti e interi comuni sprovvisti di impianti di depurazione.
Ciononostante i gestori hanno continuato a incamerare milioni di Euro non dovuti per servizi non resi, in ciò aiutati dal Decreto Ministeriale 30/9/2009, che – attenzione – non impone loro un rimborso automatico agli aventi diritto, ma solo dietro richiesta.
Sono quindi migliaia gli utenti inconsapevoli di avere diritto al rimborso, fino a 10 anni di canoni di depurazione pagati, se presenteranno la richiesta entro il 15/10/2013, (5 anni dalla sentenza della Corte costituzionale 335 del 8/10/2008); dopodichè i gestori (Umbra Acque SPA, Valle Umbra Servizi SPA e SII SCPA di Terni) potranno mantenere nelle loro casse milioni di Euro indebitamente incamerati e, in aggiunta, gli aumenti tariffari, o i Contributi degli Enti Locali ottenuti per provvedere a tale rimborso, nel rispetto della logica “privatizzare i profitti e socializzare le perdite” tanto cara ai gestori e a chi li sostiene!
Nel comprensorio orvietano sono molte le frazioni – in particolare del Comune di Orvieto – a non essere servite da depuratore, e pertanto sono migliaia i cittadini che in questi anni hanno pagato ingiustamente in bolletta il costo della depurazione delle acque, che ora gli dovrà essere restituito, ribadiamo però: solo su richiesta !
Pretendiamo il rispetto dei nostri diritti e adoperiamoci affinché la gestione del servizio idrico diventi pubblica, trasparente e partecipata, come sancito dalla volontà popolare con il referendum del 2011.
Per raggiungere l’obiettivo c’è bisogno del sostegno e del contributo di tutti e tutte.
Il Comitato per l’Acqua Pubblica dell’Orvietano si riunisce ogni mercoledì presso la sede del Centro di Documentazione Popolare, ad Orvieto, in Via Magalotti n. 20, dalle 18.30 circa.
Contatti per ulteriori informazioni:
COMITATO UMBRO ACQUA PUBBLICA
http://acquapubblica-umbria.noblogs.org/