“Porta di Orvieto” e centro commerciale Coop, due interrogazioni di Evasio Gialletti discusse in Consiglio comunale lunedì 14 ottobre.
“Porta di Orvieto”: il manufatto, che doveva esser realizzato dal Comune non si farà più e il Centro commerciale denominato “Porta di Orvieto” rimarrà senza porta. Il sindaco ha riferito che la scelta è stata effettuata perché la tecnologia rende ormai inutili queste forme di pubblicità e che, comunque, insieme alla Fondazione CRO , il Comune sta valutando la possibilità di finanziare uno studio per rendere accogliente quella zona di accesso alla città.
Il rapporto tra realizzazione della porta e tecnologia è rimasto alquanto evanescente. Più credibile che i soldi per la Porta siano serviti ad altro.
È stata anche discussa la paventata problematicità della viabilità dell’Amerina dopo l’apertura del Centro commerciale, denunciata dall’interrogazione del capogruppo del Psi. La verifica dei flussi, ha riferito il sindaco, avverrà soltanto dopo l’apertura del Centro, come se la Coop non avesse già stime credibili dell’affluenza prevista.
È stato invocato da più parti il Signore per provvedere a un traffico continuo e proficuo per la Coop, ma veloce e senza intoppi.
Il sindaco ha inoltre risposto a Gialletti che la sua Amministrazione ha operato soltanto migliorie rispetto ai progetti precedenti e che i tecnici consultati, in relazione alla rotonda con raggio 13 metri per smistare il traffico, assicurano: non si avranno intasamenti e l’opera è corretta.
Gialletti si è detto del tutto insoddisfatto in quanto ai contenuti della risposta di Còncina e ha ribadito la illegittimità degli atti che consentono quelle opere di urbanizzazione. (D.F.)
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