La Provincia di Terni ha illustrato nei giorni scorsi durante una riunione appositamente convocata con le associazioni interessate, tutti i progetti riguardanti i lavori di ripristino delle aree inondate a seguito dell’alluvione dell’Orvietano del novembre 2012. Alla riunione erano presenti l’assessore provinciale all’Ambiente Fabrizio Bellini, il dirigente provinciale al settore Paolo Grigioni e i tecnici di Palazzo Bazzani che hanno incontrato il comitato 12 Novembre e l’associazione Val di Paglia Bene Comune, entrambi soggetti costituitisi a seguito degli eventi alluvionali.
Nel corso della riunione la Provincia ha illustrato i cinque progetti relativi al fiume Paglia nei tratti che attraversano i comuni di Orvieto, Castelviscardo e Allerona e quelli relativi alla rimozione dei rifiuti conseguenti ai fenomeni alluvionali e delle piante cadute nell’alveo del fiume. Al termine della riunione si è unanimemente condivisa la necessità di giungere alla redazione di un piano strategico complessivo che affronti in maniera organica la questione sicurezza e individui le risorse certe per eseguire tutte le opere utili a garantire una soluzione strutturale al territorio.
Il Comune di Orvieto, informa l’assessore Margottini, non era stato neppure avvertito dell’incontro. Questo segnala un atteggiamento della Provincia almeno discutibile, ancor più alla luce delle preoccupanti dichiarazioni rilasciate dall’assessore in una chiarificatrice intervista a Orvietoweb e anche in occasione del Consiglio comunale di ieri, in cui ha affermato che da un anno la Provincia lavora “a spot”, senza quel piano strategico di cui si invoca soltanto oggi la presenza, correndo il richio che i lavori sul Paglia possano risultare “inefficaci se non dannosi”. Margottini, in risposta a una question time di Germani, ha ribadito la necessità di un progetto d’area congiunto e ha auspicato che sia la Regione a prendere in mano la regia dei lavori. Queste perplessità erano state anche il contenuto di una lettera preoccupata dei comuni di Orvieto, Allerona e Castel Viscardo inviata alla Regione.
Non stiamo ancora parlando dei fondi per la messa in sicurezza del Paglia, che devono ancora essere assegnati ai diversi attori, ma se la condizione di partenza è questa si comprende l’esigenza pressante della manifestazione di venerdì 18 organizzata dai comitati “Val di Paglia” e “12 novembre”.