FINLANDIA, I SEGRETI DELLA SCUOLA MIGLIORE DEL MONDO |
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Ecco i ragazzi che studiano nella migliore scuola del mondo, i primi della classe secondo il Programme for international students assessment ( Pisa ) promosso dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo ( Ocse ) in 41 paesi. Un test fatto apposto per misurare il livello di preparazione degli alunni della scuola dell’obbligo che quest’anno, per la seconda volta, ha visto trionfare i giovani finnici tra 250.000 concorrenti, con gli italiani mestamente al 26° posto.
Il segreto di questo successo sta anche nei numeri : oltre l’11 % del bilancio statale è destinato alla scuola ( 3 miliardi 360 milioni di euro ).
Sono 596.000 gli studenti iscritti alla scuola dell’obbligo tra i 7 e i 16 anni.
Il ciclo obbligatorio dura 9 anni, divisi in 6 anni di elementari e 3 di media inferiore. In questa fase anche i libri di testo sono a carico dello stato.
L’accesso al liceo, facoltativo, ma sempre a spese dello stato, avviene a 16 anni e dura tre anni che si concludono con un esame simile alla nostra maturità.
Gli insegnanti, una task force di 43.000 persone, sono ben pagati ( 2.500 euro lordi lo stipendio di ingresso, 4.500 quello di un preside ) ben addestrati nei master post-universitari e con una missione precisa : mantenere il primato scolastico del paese. Ogni insegnante ha la possibilità di aumentare le proprie entrate ( le imposte in Finlandia sono progressive rispetto al reddito ) scrivendo libri di testo, facendo consulenze, mentre ogni ora in più passata in classe viene pagata a parte. Ogni anno sono previste 13 settimane di vacanza. Sono molto esigenti con i loro studenti, che sanno che per andare avanti hanno bisogno di conseguire ottimi voti ( che in Finlandia vanno dal 4 al 10 ). E i voti sono considerati utili perché spinge i ragazzi a una sana competizione. A nessuno è concesso di rimanere indietro nel rendimento. Una delle figure chiave per capire l’efficacia del sistema scolastico finlandese è quella dell’insegnante di supporto, lo specialista formato in duri training post-universitari che segue i ragazzi più fragili, svogliati o meno dotati. Una perdita sociale che non si possono permettere. E così in ogni scuola è dotata di un Osservatorio per il benessere dei ragazzi, con tutor e psicologo, capace di coinvolgere anche mamma e papà e che negli ultimi tempi si è mobilitato contro il bullismo e ogni forma di mobbing scolastico : contro vandalismi, prepotenze e furti la parola d’ordine è “ tolleranza zero ”. In compenso questi cerberi del rendimento scolastico, vista come una vera e propria mission, si sforzano anche di attualizzare i programmi. Esemplare il libro di testo di economia domestica, scritto dalla professoressa Paivi Immonen, che spiega come stirare, usare i detersivi, mettere in ordine la propria stanza, amministrare la paghetta settimanale, mangiare in modo corretto, riconoscere un’intolleranza alimentare, riciclare i rifiuti e perfino fare acquisti su internet. “ Noi insegnanti abbiamo un forte spirito d’iniziativa ” osserva Raul Aspegren, laureato in storia a Genova “ gli stipendi alti e la possibilità di guadagnare di più scrivendo libri o facendo consulenze sono un bell’incentivo ”. Abbiamo voglia di innovare, di progettare ”. “ Imparare è fare ” spiega Sanna Pakkanen, laureata in fisica e insegnante di matematica e scienze “ e anche per capire l’algebra o la fisica bisogna usare il cervello, gli occhi, le orecchie e le mani ”.E la matematica rimane al centro della scena e basta seguire una lezione per rendersene conto. Spiega il professore di matematica e fisica da più di vent’anni Kimmo Jorasmaa “ Applicazione concreta di concetti astratti, questo è il metodo vincente. Io in classe faccio dei veri show, coinvolgo i ragazzi, voglio che capiscano davvero l’utilità quotidiana, reale, del calcolo matematico”. “ La forza della nostra scuola è che è gratuita, paritaria, flessibile….e inflessibile ” dice Hiekki Lauttasaaren, insegnante di lingue, in un istituto dotato di sauna e piscina, “ e dai 13 ai 16 anni i ragazzi seguono tante materie obbligatorie, dove le materie scientifiche sono ritenute la vera scommessa del futuro, ma hanno anche tante opzioni facoltative, ridotte con le nuove direttive del ministero dell’Educazione che tende appunto a prediligere quelle obbligatorie e scientifiche : musica, arti visuali, danza, attività manuali ”. I ragazzi a scuola si divertono, perché la scuola è costruita ad hoc per loro, come sostengono gli studenti intervistati : “ Intervalli lunghi, professori preparati, aule attrezzate, pasti caldi, matematica, chimica e musica,fisica e economia domestica,danza e geografia ”. Questo primato nella formazione scolastica comporta uno sforzo titanico, ma è visto come un’ investimento prioritario per il Paese : questa ginnastica di massa dei cervelli costa allo stato ben 3 miliardi 360 milioni di euro , l’11,2 % della spesa pubblica, il 6,5 % del Pil, 6 mila euro per ogni bambino iscritto alle elementari. Garantisce però strutture e materiali che a noi italiani sembrano fantascienza. Aule con i computer collegati ad internet, videoproiettori e schermi televisivi in ogni classe, biblioteche ed emeroteche, giochi educativi per imparare la matematica o la geografia, laboratori per lavorare il legno, i tessuti o la ceramica, stirerie e cucine perfettamente attrezzate per imparare l’economia domestica e aule di musica con tanto di sintetizzatore elettronico, basso, batteria, microfoni, palestre attrezzate, piscine, saune. Un altro mondo! |
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