di Maurizio Conticelli
In questi giorni si susseguono interventi e commenti circa la prossima apertura del grande centro commerciale denominato “Porta di Orvieto”, le cui origini risalgono alla calda estate del 2002, allorché il Consiglio Comunale, nella storica seduta del primo agosto, decise di adottare il piano presentato dalla soc. Despina, nonostante il parere negativo espresso dalla Commissione Consiliare.
In qualità di ex consigliere comunale, vorrei riportare due documenti che hanno interessato nel tempo l’iter della pratica suddetta ed una conclusione come cittadino.
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Seduta del Consiglio Comunale del 9.5.2003 relativa all’adozione del piano attuativo “Porta di Orvieto”.
Durante il dibattito, il Consigliere del Barbabella, a conclusione del suo intervento, decide di consegnare un documento scritto da conservare agli atti, di cui riporto il testo:
“Con riferimento al punto 2 dell’integrazione dell’o.d.g. del 9.5.2003 (pratica Porta di Orvieto) si forniscono le seguenti indicazioni per il lavoro dell’Ufficio e dell’Amministrazione in tutte le fasi di attuazione che seguiranno:
1) VIABILITA’ E RIQUALIFICAZIONE DELL’AREA
– Procedere ad una definizione dei nuovi assetti viari di tutta la zona in modo che la realizzazione preceda ed accompagni l’attuazione del progetto DESPINA
– Ristabilire una continuità funzionale ed estetica di tutta la zona lungo l’asse stradale dell’Amerina
– Riqualificare il bordo strada mediante marciapiedi ed adeguato arredo
– Formazione di spazi di sota differenziati per mezzi pesanti, sosta lunga, sosta breve, ecc.
– Riqualificazione di tutta la serie degli accessi e realizzazione di adeguati percorsi pedonali
– Collegamento con la viabilità interna di S. Letizia (attualmente in fase di studio e con previsione di attuazione entro il primo semestre del 2004)
2) PORTA DELLA CITTA’ O STRUTTURA DI ACCOGLIENZA
– Deve essere ben visibile e quindi preminente rispetto alle attività che attualmente si affacciano sulla statale Amerina
– Le sue dimensioni debbono essere adeguate alle funzioni che deve svolgere
– Accesso e parcheggio deve essere a suo esclusivo servizio
– Deve essere collegata telematicamente con i punti informativi della città
– Deve avere un aspetto architettonico particolarmente curato e qualificato ispirato ad un’idea identificativa della città e del territorio – In questo senso non va escluso l’incarico ad un professionista di riconosciuta esperienza e qualificazione professionale”
Conticelli fece proprio tale documento trasformandolo nella seguente risoluzione:
“Trasformare le indicazioni contenute nel documento del Consigliere Barbabella in risoluzione da dibattere in questa seduta per impegnare conseguentemente il Consiglio Comunale e la Giunta.”
Fella rilanciò ulteriormente precisando quanto segue:
“Risoluzione da intendere quali prescrizioni condizionanti il rilascio della concessione salvo ulteriori prescrizioni”.
Le risoluzioni suddette, nonostante un’iniziale titubanza da parte della maggioranza, furono approvate entrambe e, di fatto, bloccarono la prosecuzione della pratica stessa con enorme imbarazzo per la maggioranza, per gran parte ignara delle conseguenze delle risoluzioni votate.
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Seduta del Consiglio Comunale del 9.5.2009 relativa alla approvazione delle controdeduzioni alle osservazione sul piano attuativo “Porta di Orvieto”.
Rispetto alle osservazioni pervenute, figurano quelle dell’Associazione Altra Città che tra l’altro chiedono di subordinare l’avvio delle attività della Porta di Orvieto almeno all’avvio dei lavori dell’intera complanare.
Segue il testo delle controdeduzioni approvate dal Consiglio Comunale:
“……qualità nella accessibilità territoriale, puntando su due grandi scelte:
– ribadendo la previsione della Complanare, in quanto arteria in grado di attrarre su di essa quanto più traffico possibile. Capace quindi, di migliorare l’accessibilità territoriale, decongestionare dal traffico i quartieri localizzati ai piedi della Rupe con il conseguente incremento della qualità della vita;
– il casello Orvieto nord, in grado di aumentare l’accessibilità alla viabilità nazionale ed internazionale e di evitare che una parte del traffico di attraversamento e penetrazione gravi sulla viabilità locale;
e per migliorare l’accessibilità urbana è previsto:
– la realizzazione della variante, che collega la strada del piano con la complanare e con le provinciali per Allerona e Castel Viscardo (a Sferracavallo);
– omissis.
Il tema della viabilità è quindi, nella variante, considerato centrale, sono previsti tutta una serie di interventi in grado di adeguare la rete esistente, gerarchizzandola ed eliminando le criticità nei punti di incrocio. È previsto il collegamento dell’area industriale di Bardano con il secondo casello Orvieto nord. Per la variante di Sferracavallo è già previsto l’utilizzo del ponte esistente (potenziato), inoltre, è previsto un suo collegamento con la complanare, di minor costo e di immediata attuazione, in quanto utilizza sottopassi esistenti che debbono solo essere adeguati.
La gara, come ribadito dallo stesso osservante, è in fase avanzata, la commissione si riunirà nei prossimi giorni per la selezione del progetto e il successivo ed immediato affidamento dei lavori. Lavori che molto presumibilmente saranno svolti e conclusi contemporaneamente a quelli per la realizzazione delle strutture nell’ambito AG – OSCA 2 “Porta di Orvieto”. …
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P.Q.M.
Io sottoscritto Maurizio Conticelli, in qualità di pendolare giornaliero sul tragitto automobilistico Orvieto-Perugia, qualora dovessi pesantemente ritardare i rientri serali nel mio luogo di residenza in Orvieto centro a causa dei possibili rallentamenti lungo la statale Amerina correlati alla entrata in funzione della Porta di Orvieto, non esiterò a chiamare in causa i responsabili di tale situazione.
Orvieto, 10 ottobre 2013