Il Consiglio comunale ha approvato (13 favorevoli, 1 contrario: Fontanieri) l’adozione del Piano comunale della classificazione acustica che ha l’obiettivo di suddividere il territorio comunale in zone diverse ed acusticamente omogenee a cui corrispondono i limiti massimi dei livelli sonori equivalenti consentiti e quindi tutelare dal degrado le zone non inquinate nonché risanare quelle dove si riscontrano livelli di rumorosità ambientale non compatibili con il benessere e la salute della popolazione.
Il piano è stato redatto in base alla normativa statale (Legge quadro 447/1995 sull’inquinamento acustico) e regionale (L.R. 8/2002 e Regolamento Regionale 1/2004) ed elaborato e proposto dalla Società EAmbiente s.r.l. di Conegliano (TV) affidataria dell’incarico di redazione del piano a seguito della gara espletata dal Comune di Orvieto.
Come è noto, la L.R. 8/2002 “Disposizioni per il contenimento e la riduzione dell’inquinamento acustico” prevede che la classificazione acustica contenga: la suddivisione del territorio nelle zone acusticamente omogenee per l’applicazione dei criteri di qualità; l’individuazione di aree da destinare a spettacolo a carattere temporaneo (mobile e all’aperto) e, infine, la normativa tecnica di attuazione.
Secondo tali disposizioni, i comuni secondo i criteri e le modalità stabiliti dai regolamenti adottano il piano di classificazione acustica garantendo il necessario coordinamento con gli strumenti di pianificazione urbanistica comunale (qualsiasi modifica degli strumenti urbanistici comunali comporta, infatti, la preventiva verifica di compatibilità con le previsioni del piano di classificazione acustica e l’eventuale revisione dello stesso.
Il 10 ottobre 2013, l’autorità competente per la V.A.S., esaminati i contenuti del rapporto preliminare del Piano comunale di classificazione acustica, ha decretato che il Piano non è soggetto né a verifica di assoggettabilità né a VAS;
La proposta del piano di classificazione in zone acustiche del territorio comunale e il relativo Regolamento acustico comunale comprende l’inquadramento generale dell’ubicazione dei rilievi fonometrici e quella relativa al Centro storico, ai quartieri di Sferracavallo, Orvieto Scalo, Ciconia, delle Zone industriali di Fontanelle di Bardano e Ponte Giulio e delle frazioni. E’ stata trasmessa alla Provincia di Terni e ai comuni confinanti ed è depositata, per trenta giorni, presso la segreteria del Comune. Entro tale periodo i soggetti interessati possono presentare osservazioni al comune. La classificazione in zone acustiche del territorio comunale costituisce allegato tecnico al PRG comunale e sue varianti ed ai piani urbanistici operativi comunali.
Sono tre gli aspetti che concorrono a definire le diverse zone individuate dal Piano comunale della classificazione acustica: gli aspetti urbanistici ed in particolare il piano regolatore (P.R.G.); lo stato di fatto, ovvero la rumorosità ambientale esistente nel territorio; le scelte di programmazione del territorio espresse dal Comune.
I limiti di zona hanno sinteticamente i seguenti scopi: costituire un riferimento preciso da rispettare per tutte le sorgenti sonore esistenti; garantire la protezione di zone poco rumorose; promuovere il risanamento di zone eccessivamente rumorose; costituire un riferimento ed un vincolo nella pianificazione di nuove aree di sviluppo urbanistico.
Il lavoro di raccolta dati ed analisi si è basato sulla raccolta e analisi della documentazione esistente (P.R.G. e/o P.U.T.); sopralluoghi ripetuti su tutto il territorio comunale; incontri con rappresentanti del comune per ottenere indicazioni sulle realtà acusticamente più significative e gli orientamenti dell’amministrazione comunale.
Il regolamento acustico comunale detta norme per l’attuazione della disciplina statale e regionale per la tutela dall’inquinamento acustico. Sono esclusi dalla disciplina i rumori occasionali derivanti da comportamenti in luoghi privati, diversi dai circoli privati, quali ad esempio strepiti di animali, accensione di apparecchi radio e TV, utilizzo di strumenti musicali per diletto, giochi di bambini, ecc., ferme restando, in tali casi, le disposizioni del Codice Penale e del Codice Civile. Sono escluse anche le attività rumorose che insistono nell’ambito di un condominio o di una proprietà privata, dove i rapporti tra privati sono disciplinati dai Regolamenti Condominiali o dal Codice Civile e non ledono gli interessi o l’incolumità psico-fisica della collettività, tutelati dalla pubblica amministrazione.
Nell’esecuzione di tutte le attività rumorose, comprese quelle domestiche e private, anche se temporanee, si dovrà comunque aver cura che le immissioni acustiche nei confronti dei vicini non eccedano la normale tollerabilità, considerando anche la condizione dei luoghi. Non sono soggette al regolamento, le attività temporanee a carattere agricolo forestale non industriale, effettuate nelle aree agricole, a bosco, a pascolo o nelle aree protette, come definite dal P.R.G. vigente. Chiunque obbligato a rispettare i limiti imposti dalla zonizzazione acustica comunale. Il rispetto delle norme del regolamento non esclude l’eventuale applicazione delle sanzioni penali in materia di inquinamento acustico.
“Il piano di classificazione acustica comunale – ha sottolineato l’assessore all’Ambiente Claudio Margottini illustrandone i contenuti – è strumento di legge scaturente dalla normativa nazionale e regionale. Strumento importante per la qualità della vita dei cittadini e lo sviluppo armonico della città. Lo studio, che prende in esame sei diverse tipologie di aree, è stato avviato circa due anni fa al fine di supportare il PRG anche con questo strumento che si avvale di informazioni fra loro integrate. Da una elaborazione preliminare sono poi seguiti rilievi fonometrici nelle varie zone. Con questo piano si completa in sostanza un percorso di qualità della vita del territorio”.
Nel dibattito, Oriano Ricci (PD): “siamo in evidente ritardo rispetto alle norme. Abbiamo delle zone del territorio con delle situazioni già ai limiti. Quindi si devono mettere i cittadini nella condizione di non avere più disagi con conseguenze sulla loro salute e benessere. Fondamentale è intervenire nei quattro maggiori centri abitati in quanto la rumorosità che i cittadini vivono non consente più deroghe. In tal senso il Sindaco si era impegnato a dare soluzione a problematiche già note. Chiedo all’Assessore che il piano potrà dare queste risposte concrete”.
Carlo Tonelli: “continua la politica ambientale dell’Amministrazione comunale. Un atto importante che fa riferimento ad obblighi normativi di carattere nazionale e regionale. Un fatto rilevante è che con il piano comunale di classificazione acustica, qualsiasi modifica degli strumenti urbanistici comporterà la modifica di compatibilità in base al piano stesso. E’ dunque uno strumento fondamentale che interagisce con gli altri strumenti della pianificazione, quindi chiedo di riassumere la portata della partecipazione rispetto a questo piano. Da ultimo vorrei che si precisasse che cosa esso comporterà per i cosiddetti allietamenti, vorrei anche sapere se altri comuni limitrofi hanno approvato un piano simile”.
Giuseppe Germani (PD): “finalmente giunge in Consiglio comunale un piano importante. Il principale problema nel nostro territorio sono le ferrovie di Orvieto Scalo e l’Autostrada che, peraltro, ha già iniziato a mitigare le emissioni di rumore. Dico questo perché da circa sette anni c’è un progetto che giace presso le Ferrovie dello Stato, progetto che è costantemente in attesa di finanziamento. Vorrei capire se il piano comunale della classificazione acustica ci permette di certificare che l’intera zona della città a valle della Rupe ha bisogno di interventi urgenti non più rinviabili, e quindi se con questo strumento si può imporre ad FS di ammettere il progetto esistente al definitivo finanziamento. Dobbiamo capire insomma se tale strumento consente al Comune di aprire una vertenza nei confronti di FS. Nel centro storico il piano dovrà sviscerare nel dettaglio la situazione, ma anche indicare chi controlla, che cosa e quali sono le contromisure nel caso di chi non rispetta le indicazioni del piano”.
Stefano Olimpieri (PdL): “ad Orvieto Scalo auspico che si possa incardinare quanto prima un rapporto virtuoso con FS per dare luogo agli interventi da tempo attesi. Anche la Regione Umbria se non erro, aveva dei finanziamenti per progetti pilota su queste problematiche, andrebbero quindi accertate eventuali disponibilità in tal senso in modo da poter coofinanziare le barriere fonoassorbenti. Il problema allo scalo si è appesantito con l’introduzione dei treni ad alta velocità che hanno incrementato i flussi ferroviari sulla Direttissima. Vorrei sapere se il Comune da solo ha gli strumenti di elevare le sanzioni? In caso negativo credo che servirebbe un rapporto sinergico con l’Arpa che dovrebbe controllare i rumori. Si deve cercare insomma di compenetrare le varie esigenze. Lo stesso dicasi per il monitoraggio costante che va anche al di là dello strumento regolamentare in quanto tale, monitoraggio che si sostanzia nel rapporto cittadini residenti e locali che fanno attività di allietamento”.
Replica Margottini: “le criticità nella periferia sono state rilevate con le misure fonometriche, che hanno rilevato un importante superamento del limite diurno e notturno. Lo stesso vale per la zona dell’Ospedale. Le situazioni su poter intervenire scaturiscono dal piano comunale di risanamento per il quale vanno approntate soluzioni e risorse. Sicuramente poter disporre di uno strumento scientifico consente di relazionarsi in maniera diversa con i vari operatori responsabili delle problematiche. Il piano che approviamo è sicuramente uno strumento importante per la salvaguardia delle aree già degradate che ne impedisce l’ulteriore degrado. A cura dell’Assessorato all’Urbanistica il piano è stato condiviso con le associazioni di categoria. Con l’adozione di questo strumento decade il regolamento sull’allietamento. Non so quali e quanti altri Comuni limitrofi hanno già realizzato il piano, in ogni caso lavoreremo per rendere gli strumenti compatibili. In riferimento al rapporto con FS per i problemi del rumore ad Orvieto Scalo, questo strumento ci da sicuramente maggiore capacità di contrattazione sui tavoli preposti. Le attività di controllo sono in capo all’Ufficio Ambiente ed Arpa Umbria. Il controllo è sicuramente un punto fondamentale che dobbiamo fare in modo che sia efficace a tutela dei cittadini”.