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Home Corsivi

I FANTASMI DELLA GIUSTIZIA

Redazione by Redazione
29 Settembre 2013
in Corsivi, Archivio notizie
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di Aurora Cantini- Comitato Salute Pubblica

Prendo spunto dalla manifestazione di ieri ,in Piazza della Repubblica , contro la soppressione del Tribunale di Orvieto,per aggiungere  una annotazione  “ romantico-crepuscolare “, per così dire,  a quanto si è detto in proposito,  e  che scaturisce   dall’affetto che nutro per questa città dove sono nata,vissuta e dove svolgo la mia attività lavorativa.

Se  vi è  capitato in questi giorni  di passare  per Piazza Corsica ,avrete certamente  notato che ,tra i simboli oggetto della protesta ,  compaiono   le toghe degli avvocati,appese ad un  filo posto tra le finestre del Palazzo di Giustizia, quasi fossero  panni stesi al sole  ad asciugare .

Di giorno, non suscitano particolari emozioni o riflessioni; si inseriscono perfettamente nel contesto della manifestazione,al pari degli striscioni,dei cartelli  o di cose di altro genere.

Se però transitate da quelle  parti all’imbrunire, come ho fatto io, vi assicuro che  lo scenario si fa più cupo. Quegli stessi indumenti, vagamente illuminati  e mossi  dal fresco vento settembrino , mi sono apparsi come  fantasmi che si agitano in una folle danza ,foriera di sinistri presagi. Insomma, una immagine che assume una forte valenza simbolica,perché  rappresenta e sintetizza  la drammaticità dell’evento che stiamo vivendo.

Se dovessi dare un titolo alla scena ,la fantasia mi suggerisce di  definirla  “La cacciata della Giustizia dal Palazzo “,ove l’anima della Giustizia   sta abbandonando  gradualmente il proprio corpo, per migrare verso altri lidi lontani :

La  cacciata della Giustizia   dal Palazzo (e quindi da Orvieto) , oltre a suscitare tristi pensieri , a chi,come me, quel Palazzo l’ha frequentato per oltre 25 anni,lasciandoci un pezzo consistente della propria giovinezza e vita,appare tanto più ingiusta e difficile da digerire, se paragonata alla eccellente qualità delle risposte di giustizia fornite ,per decenni , ai cittadini orvietani  ,in termini di  efficienza e celerità.

Orvieto,per rimanere nella metafora, si ritrova oggi  spogliata di un altro capo  prezioso del suo guardaroba,IL SUO PICCOLO MA EFFICIENTE TRIBUNALE, in nome di una logica incomprensibile e demagogica, pianificata nei piani alti dei Palazzi del Potere.

Potere insensibile, granitico  e sordo verso ogni sollecitazione esterna tendente a rimettere in discussione quello sciagurato progetto  della “Geografia Giudiziaria”. che tanti danni sta  già provocando e provocherà alla nostra comunità quanto a disagi,aggravio di costi e perdite di tempo.

Orvieto non si merita tutto questo.

Orvieto col suo passato   di storia e cultura che trasuda da ogni  masso tufaceo , e che  è stata capace di esprimere   opere straordinarie come il suo  splendido Duomo, e tanto altre meraviglie, non può rassegnarsi a questo continuo  depauperamento e inarrestabile declino.

Orvieto non può  e non deve diventare “la città del silenzio” di dannunziana memoria.

E allora,cari concittadini,rimbocchiamoci le maniche e uniamo le  nostre  energie nella condivisione di un progetto  finalizzato a restituire alla città di Orvieto quello che io chiamo “il maltolto ”  ,  il nostro Tribunale o, almeno,  un  presidio di Giustizia ,sotto qualsiasi forma, per far sì che il senso della legalità, percepito fin qui dalla collettività , non vada definitivamente smarrito.

E dunque , partecipiamo compatti a tutte quelle iniziative che saranno intraprese per andare  nella direzione auspicata , per smuovere la coscienza di chi non ha  avuto e non ha coscienza.

 

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