Il 27 agosto i capigruppo del Consiglio comunale di Orvieto hanno ricevuto il documento dei sette saggi incaricati di salvare il Centro Studi. Tutti i componenti del comitato hanno sottoscritto la relazione senza riserve, anche se appartengono a formazioni politiche avversarie (il consiglieri Pier Luigi Leoni e Davide Melone fanno parte del gruppo del PDL; la consigliera Adriana Bugnini fa parte del gruppo del PD e la consigliera Cecilia Stopponi del gruppo della Rifondazione Comunista) o ad esperienze professionali e politiche di vario genere come il prof. Franco Raimondo Barbabella, l’avv. Stanislao Fella e il dott. Vittoriano Calistroni.
Il documento da cui dovrebbe risorgere il Centro studi non ha suscitato in città alcuna reazione.
Tutti i partiti sono soliti offrire alla stampa comunicati stampa su ogni argomento e anche senza argomento, ma del Centro studi e della sua possibilità di salvezza, dopo mesi di polemica e di pressione perché si trovasse una soluzione, non c’è in giro uno straccetto di comunicato. Indica negli amministratori comunali e nei partiti un atteggiamento di estrema cautela o segnala disinteresse? oppure è soltanto c’è ancora uno scampolo di vacanza?
Il documento prodotto dai saggi è piuttosto lungo, 22 pagine, ma merita un po’ di sacrificio, tanto più che comunica una bella notizia: se ci fosse una classe dirigente capace il Centro studi città di Orvieto potrebbe salvarsi.
Centro studi. Relazione del Comitato