Il Centro studi ha superato lo scoglio di due pericolose riunioni che si sono tenute ieri sera in contemporanea, a destra e a sinistra. Il Pd, socialisti e Rifondazione hanno sostanzialmente approvato il documento proposto dai sette saggi, richiedendo però di approfondire la parte in cui si suggerisce di incaricare il nuovo Centro Studi della gestione di strutture turistiche.
Nel centrodestra Ranchino, il più riottoso nei confronti di una resurrezione del CSCO, manterrà la sua posizione negativa ma non ne farà questione dirimente. Anzi, la riunione sembra sia servita per rinsaldare i legami e stimolare un tentativo di rilancio della maggioranza, anche se, a pochi mesi dalle prossime elezioni, invertire il trend potrebbe risultare disperato.
I quattro consiglieri presenti nel gruppo dei dei sette saggi, Leoni, Melone, Bugnini e Stopponi, si vedranno prestissimo per chiudere e consegnare la bozza di deliberazione per il salvataggio del Centro studi. Comunque il consiglio non si dovrebbe riunire prima di lunedì 30 settembre, in quanto quello convocato per il 23 è stato annullato.
Il documento che arriverà all’approvazione del consiglio comunale sarà una proposta di deliberazione di indirizzo in merito al salvataggio e alla valorizzazione delCentro.
Il contenuto sarà costituito da: a) una motivazione, che richiamerà in sintesi i motivi che giustificano il salvataggio e la valorizzazione del CSCO esposti dai sette nella loro relazione; b) un dispositivo contenente indirizzi per il nuovo consiglio d’amministrazione (che dovrà essere nominato dal sindaco) in merito al contenuto e alla tempistica dei provvedimenti da adottare (transazioni coi creditori – consuntivo 2012 – bilancio 2013 – bilancio 2014 e bilancio triennale 2014-2016) – piano di attività pluriennale – adeguamento dello statuto).
I quattro consiglieri stanno collaborando, per incarico della conferenza dei capigruppo, alla preparazione della proposta di deliberazione sintetizzando la loro relazione ai fini della motivazione e, per quanto riguarda il dispositivo, sintetizzeranno le opzioni possibili già scritte nella loro relazione.
Il responsabile del procedimento sarà il segretario generale e, sulla base di tale lavoro e sentita la giunta, elaborerà il testo finale della proposta deliberazione e la sottoporrà al parere del ragioniere e del revisore dei conti.
Il consiglio comunale potrà approvare, respingere o modificare e approvare la proposta.
È stato compiuto un buon lavoro, poteva esserlo, quando le tensioni politiche e preelettorali erano meno forti, ma c’è sempre spazio per una buona decisione, quando la faziosità lascia un po’ di spazio alla ragione.