L’Ufficio della Cittadinanza comunica che sono stati attivati i piani assistenziali relativi il progetto “Home Care Premium 2012” per la gestione di progetti innovativi e sperimentali di assistenza domiciliare per dipendenti pubblici e loro familiari.
Il progetto “Home Care Premium” terminerà la prima fase – inserimento in banca dati – il 31 ottobre 2013; pertanto fino a quella data è possibile accedere al progetto da parte di coloro che, dipendenti pubblici o collocati a riposo del pubblico impiego, abbiano un familiare di 1° grado, figli o genitori o coniugi, in condizioni di non autosufficienza.
Per informazioni rivolgersi ai numeri: 0763/306725 -728 – 731
Il progetto ha tra i propri scopi l’erogazione di prestazioni sociali in favore dei dipendenti e dei pensionati pubblici, dei loro coniugi conviventi, dei genitori e/o dei loro figli in condizioni di non autosufficienza e residenti in uno dei Comuni della Zona Sociale n. 12.
Home care Premium 2012 ha preso avvio il 1 giugno 2013, ha la durata di 1 anno ed è rivolto ad 80 destinatari non autosufficienti che saranno individuati e valutati dalle assistenti sociali dell’Ufficio della Cittadinanza sulla base di schede valutative per la non autosufficienza elaborate dall’Inpdap.
I principali benefici previsti dal progetto sono:
– contributi economici mensili a carico del soggetto beneficiario a cui viene riconosciuto un importo mensile, in relazione al bisogno e alla capacità economica, fino ad un valore massimo di € 1200,00;
– frequenza ai centri diurni;
– servizi di accompagnamento/trasporto;
– servizi di sollievo domiciliare svolti da operatori o volontari;
– installazione di ausili o domotica per ridurre lo stato di non autosufficienza.
A livello di Zona Sociale il progetto prevede inoltre l’implementazione del Registro delle Assistenti Familiari, attività di formazione, consulenza e supporto ai nuclei familiari, ai volontari e alle assistenti familiari che si prendono cura della persona non-autosufficiente. Spetta infine al personale della Zona Sociale l’attività di valutazione della non-autosufficienza e la redazione del programma socio-assistenziale condiviso con la persona non-autosufficiente e la sua famiglia, il tutto dovrà poi essere approvato dall’Istituto emanatore del bando.