di Massimo Gnagnarini – Unire i puntini Orvieto
Dal 1 gennaio 2010, la ditta titolare della scaduta concessione del mattatoio comunale ha continuato, senza alcun titolo, a occupare l’opificio e a svolgervi l’attività di macellazione e trasporto carni senza pagare alcun canone di affitto.
Il 7 giugno 2012 il Comune ha venduto l’intero complesso del mattatoio concedendo peraltro una dilazione sul pagamento del prezzo da corrispondere attraverso un anticipo di soli 150.000 euro e i restanti (500.000) da corrispondere sine die.
Siccome nei due anni e mezzo di occupazione abusiva la ditta occupante aveva svolto alcuni lavori di manutenzione degli impianti ha creduto bene, ora, di presentare il conto dei lavori (211.287,42 euro) al Comune il quale, con delibera di giunta n. 89 di quest’anno, ha accettato di pagarli rimborsando la cifra al netto del recupero dei canoni non pagati.
Dunque riassumiamo: A fronte dell’alienazione di un immobile industriale la cui stima iniziale posta a base d’asta era stata di 1.600.000 euro, il Comune ha finora ricavato, per il combinato disposto sopra descritto, la somma di circa 0 euro (diconsizeroeuro).
Mentre desidero esprimere tutta la mia ammirazione agli imprenditori per come essi hanno operato nel legittimo interesse delle loro aziende, spettava ad altri perseguire l’interesse pubblico e amministrare bene le cose di tutti.
Pertanto, quanto ai nostri amministratori comunali che dire… Sono molto permalosi e si piccano facilmente quindi meglio lasciare a ciascun lettore la scelta dell’aggettivo che ritenesse più appropriato attribuire loro anche in questa occasione.
Di più, c’è da dire che i soldi necessari a pagare i conti della ditta già occupante, la Giunta comunale li ha trovati prendendoli da un originario stanziamento di bilancio a favore del nostro Palazzo dei Congressi. Così, almeno, non si potrà dire che a Orvieto con la Cultura e con i Beni Culturali non si mangi : salsicce e lombatine di manzo appunto.