di Prof. Francesco Luciano
La Diocesi, di Orvieto-Todi, nell’ambito delle attività programmate nel biennio del Giubileo Eucaristico, ha organizzato, in occasione della Giornata mondiale della gioventù, una due giorni di riflessione, preghiera e di festa con i giovani della diocesi nei giorni 27 e 28 Luglio 2013.
All’invito rivolto dal nostro vescovo Mons. Benedetto Tuzia, attraverso i responsabili della pastorale giovanile, i giovani hanno risposto con entusiasmo e tanta voglia di vivere insieme un evento come quello della veglia finale della GMG.
La prima parte dell’incontro si è tenuta presso il teatro comunale di Bolsena, dove, dopo la presentazione dei vari gruppi, è iniziato il momento di riflessione tenuto da Don Danilo Innocenzi.
Il tema trattato è stato lo stesso della GMG di Rio de Janeiro : “Andate e fate diventare miei discepoli tutti gli uomini della terra” (Matteo 28, 18-20).
Gli spunti suggeriti dal relatore ci hanno invitato a riflettere su tanti temi, abbiamo cominciato dal fatto che i discepoli, pur essendo stati vicino a Gesù per ben tre anni, pur avendo assistito a discorsi e miracoli, nel vederlo, hanno ancora avuto dei dubbi.
Il dubbio, ha ribadito don Danilo, sarà sempre presente nella nostra vita, sta a noi farlo diventare stimolo per meglio conoscere e seguire la strada che Lui ha pensato per noi.
Altro momento interessante di riflessione è stato quello in cui abbiamo riflettuto sull’inizio del paragrafo 16 dello stesso capitolo:” I discepoli andarono in Galilea su quella collina che Gesù aveva loro indicato”. La riflessione ci ha portati a considerare le motivazioni per cui Gesù convoca i suoi discepoli in Galilea, i motivi sembrano essere molteplici, ma quelli che ci hanno particolarmente incuriositi sono due: il primo è perché Gesù chiama i suoi ad annunciare iniziando non da Gerusalemme, città considerata santa e per questo abitata dalla “gente bene” dell’ epoca, ma dalla Galilea , regione lontana da Gerusalemme e vicina a popoli che nulla sapevano di Cristo e forse per questo più pronti ad accoglierlo; il secondo punto, ripreso anche nell’omelia del vescovo, ci stimolava a riflettere sul perché Gesù chiama a raccolta i suoi su quella montagna dove annunciò le beatitudini. Siamo giunti alla conclusione che il significato fosse quello che oggi come allora bisogna ripartire da esse per essere dei veri cristiani, bisogna ripartire dalle beatitudini che come allora non vennero ben comprese dai seguaci di Cristo e ancora oggi stentano ad essere considerate i pilastri portanti del cristianesimo.
L’incontro formativo si è concluso, dopo vari interventi dei giovani in sala, con la recita dei vespri presieduti dal nostro Vescovo.
Consumata la cena in fraternità e gioia, tutti ci siamo recati nella chiesa di San Salvatore per prepararci ad una fiaccolata che, con canti e preghiere, attraverso le strade dell’antica cittadina di Bolsena, ci ha condotti alla soglia della basilica di santa Cristina, dove, consapevoli dell’importanza del gesto, abbiamo attraversata la Porta Santa per ottenere l’indulgenza concessa dal Santo Padre in occasione del Giubileo Eucaristico.
Entrati nella Basilica, dopo un bel momento di preghiera vissuto davanti all’altare dove 750 anni fa avvenne il miracolo, i giovani presenti, attraverso un maxischermo, hanno potuto tutti insieme partecipare alla diretta TV della veglia finale della GMG di RIO de JANEIRO presieduta da Papa Francesco.
La partecipazione alla veglia ci riempiti di gioia, ci siamo sentiti anche noi presenti insieme a tanti altri giovani, lì sulla spiaggia di Copacabana.
Le Parole del Papa ci hanno motivati ad essere quello per cui Dio ci chiamati alla vita: vivere felici alla presenza di Cristo, senza paure, consapevoli che il buon seme che è in ciascuno di noi , se curato con la preghiera, i sacramenti e l’amore verso il prossimo, non potrà che crescere facendo crescere con noi questa umanità che sembra non avere più riferimenti e valori.
In concomitanza con la veglia svoltasi in Brasile anche i nostri sacerdoti hanno esposto il Santissimo, la preghiera è stata emozionante ed intensa fino a quando, ricevuta la benedizione dal Santo Padre alle prime ore dell’alba, i giovani sono andati a riposare tutti insieme presso le strutture messe a disposizione dalla parrocchia che ci ha accolti.
Domenica 28 luglio, dopo aver celebrato le lodi ci siamo preparati per la celebrazione eucaristica presieduta dal nostro vescovo. La liturgia animata dai giovani della parrocchia di Castelgiorgio è stata intensa e straordinariamente partecipata.
Al temine della Santa Messa ci siamo recati a pranzo presso la struttura messa a disposizione dalle suore Sacramentine di Bolsena.
Alle ore 18.00, dopo un pomeriggio trascorso in allegria sulla riva del lago di Bolsena, celebrati i vespri si è conclusa la due giorni insieme.
Ciascuno, pieno di entusiasmo e con le parole di Papa Francesco ancora risuonanti nel proprio
cuore, si è incamminato verso i luoghi dove è chiamato ad essere cristiano autentico, camminando sulla strada tracciata dalle beatitudini insieme alla propria comunità .