Ieri il comitato nominato per salvare il CSCO avrebbe dovuto presentare la suo proposta, ma non se ne sa ancora nulla. Evidentemente sta continuando il lavoro, che richiede più tempo del previsto, come preannunciato da Cecilia Stopponi, componente del comitato stesso, in occasione della discussione di una mozione del centrosinistra nel Consiglio comunale di lunedì scorso.
Il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità la mozione presentata dai gruppi consiliari PD – PSI e PRC sul futuro della Fondazione Centro Studi Città di Orvieto che, all’atto della presentazione, un anno fa, si prefiggeva di impegnare l’Amministrazione comunale nel versamento delle quote relative agli anni 2010-2011; concludere l’accordo transattivo con la Coop. Sociale “Luigi Carli” a tutela delle retribuzioni dei quattro dipendenti della Fondazione CSCO e di confermare la permanenza in vita dell’attuale Fondazione CSCO, con un piano di progetto futuro.
Alla luce dei recenti sviluppi (l’istituzione di un comitato di lavoro che approfondirà le tematiche economico-gestionali, della formazione e le tematiche giuridiche del CSCO) nel presentare la mozione il capogruppo del PD Giuseppe Germani ha ricordato che “il documento è datato da circa un anno, quindi per tutto quello che nel frattempo è avvenuto, il sindaco e l’assessore dovranno dirci cosa si sta facendo all’interno del comitato che è stato istituito. Da parte dei gruppi di minoranza è stato chiesto il ritiro delle lettere di licenziamento che, ad oggi non è stato fatto, quindi in teoria alla scadenza del mese di luglio i dipendenti saranno ufficialmente licenziati. Dal sindaco vorremmo perciò un atto concreto di indirizzo politico, ovvero che si assuma l’onere e la responsabilità che, il primo passaggio da fare nella nuova associazione del Centro Studi – se ce la facciamo a realizzarla – sia quello di tenere in assoluta considerazione il ruolo svolto da queste persone, in ragione dell’esperienza e competenza da esse acquisita nel tempo e che potrà tornare utile ed indispensabile per il futuro”.
In risposta il sindaco Antonio Concina ha affermato: “non rifaccio la storia complessa e dolorosa del CSCO né riassumo i contenuti del Consiglio comunale che ci ha visto tutti impegnati in un tentativo ulteriore di ripresa dell’attività e di salvezza di questa esperienza. Il comitato sta lavorando molto seriamente per risolvere tutti i problemi legati alle varie criticità, soprattutto perché dobbiamo riempire di contenuti l’eventuale salvezza del CSCO. In questi giorni, io sono in contatto con università americane pronte ad incrementare la loro presenza nel CSCO, risanato e di questo ne sono grato. Kansas University sta lavorando con noi spende parole di elogio per l’organizzazione e credo che lo faccia in maniera del tutto sincera senza strumentalizzazioni. Dico questo proprio pensando alla professionalità acquisita dai dipendenti. Il riutilizzo delle persone coinvolte nel funzionamento della struttura passa ovviamente per la soluzione positiva del lavoro dei tre tecnici oltre ai quattro politici nominati. Sulla scadenza dell’incarico affidato al comitato non siamo tassativi, in termini di ore e giorni a disposizione. Ci preme invece che il lavoro venga condotto presto, bene e soprattutto su basi solide. Il mio impegno non può che essere di grande responsabilità e consapevolezza. Prioritario è il salvataggio del CSCO e dei posti di lavoro e la professionalità degli addetti. La speranza e la positività deve prevalere nei nostri ragionamenti. Sarebbe un peccato disperdere benemerenze. Le persone che stanno lavorando molto seriamente ai filoni di approfondimento spero che ci sottopongano ‘ad horas’ una soluzione che tenga conto degli sforzi che tutti quanti stiamo facendo per non privare la città di questa esperienza. Quindi il mio impegno è assoluto.”.
Per dichiarazione di voto, la consigliera Maria Cecilia Stopponi (PRC) ha affermato: “ringraziando il sindaco per questa sua posizione, intervengo come firmataria della mozione e membro del comitato che sta lavorando al tentativo di salvaguardia del CSCO. Il lavoro in atto da parte del comitato è quello di trovare la reale possibilità di proseguimento dell’esperienza del CSCO e quindi altrettanto prioritario è la salvaguardia dei posti di lavoro ad essa collegati riconoscendo l’esperienza e professionalità maturata. Rispetto ai licenziamenti stiamo verificando insieme al legale che è all’interno del comitato individuato dal sindaco, la legittimità della delibera presa da un CdA decaduto ormai da tempo e su questo aspettiamo il suo pronunciamento definitivo che è questione nodale. Il nostro impegno è di non dilazionare più di tanto il lavoro del comitato ma quello di fare seriamente questo lavoro. Il termine non può essere perentorio. Ripeto, l’obiettivo è salvaguardare questa esperienza e rimetterla sui binari della produttività con una proposta reale e vera”.