di Massimo Gnagnarini unireipuntini-orvieto.it
Stefano Olimpieri, che sembra esserne a capo, distribuisce encomi a gogò ad assessori e Sindaco, tranquillizza la popolazione e arringa contro I comunisti e contro ogni altra voce stonata apostrofandola con adeguati e simpatici nomignoli. (Archimede Pitagorico – Guru – ecc..)
Fin qui tutto bene, fa parte del gioco. Come, per esempio, l’aver rivendicato a questa amministrazione il merito di aver eliminato l’annosa evasione , da parte di alcune famiglie, del pagamento delle rette per l’asilo o degli abbonamenti agli scuolabus. C’e’ da domandarsi quanto profondo fosse il fenomeno denunciato dal capogruppo del PDL, da quanto tempo durasse, chi fossero i “portoghesi”, di chi fosse la responsabilità sui mancati controlli, se ci siano somme da recuperare, se si siano appurate corresponsabilità, complicità, corruzioni e così via. Insomma ci sarebbe da aspettarsi azioni amministrative se non legali da parte di chi amministra e invece niente.
Quando poi gli argomenti scarseggiano I nostri opinion maker “governativi” ricorrono a notizie d’oltre manica per tentare l’autogratificazione e giustificare proprie scelte sbagliate.
E’ il caso, ancora, degli Swap. Siccome uno dei tanti enti italiani falcidiati dalle banche estere ha perso in questi giorni la causa intentata presso la Corte inglese si vuol far credere che il Comune di Orvieto ha fatto bene a concludere il famigerato accordo transattivo con RBS.
Al contrario il Comune di Orvieto è stato ampiamente penalizzato da quell’accordo e la banca scozzese si è potuta disimpegnare incassando tutto il suo credito senza concedere sconti.
Il bilancio comunale resta gravato, a causa di questo accordo, sia per gli 1,5 Mln da pagare in tre anni, sia del Market to Market negativo dei derivati BNL ( 5 Mln) non più coperti dai Mirror di RBS con cui si è concluso l’atto transattivo.
Solo l’azzardo contabile di non aver finora accantonato le somme necessarie a coprire I flussi dei contratti di BNL rimasti scoperti , sospesi dal Tribunale di Orvieto e in attesa di giudizio, ha consentito, finora, di disinnescare una vera bomba ad orologeria pronta ad esplodere nei prossimi mesi.