Riceviamo da UIL Terni e pubblichiamo.
Gli amministratori pubblici sono pagati per amministrare i soldi di tutti noi. Partendo da questa affermazione, sarebbe logico applicare il criterio della proporzionalità e cioè il loro impegno e il loro grado di responsabilità è strettamente legato alla quantità dei soldi che amministrano. Infatti, secondo questo criterio, la Legge prevede indennità infinitamente minori per i sindaci dei piccoli comuni rispetto a quelli delle città metropolitane. Ora proviamo ad applicare questo principio alla Provincia di Terni.
Essa, mettendo insieme entrate tributarie, da trasferimenti e extratributarie, ha gestito le seguenti somme:
2008 |
2009 |
2010 |
2011 |
2012 |
57.168.549 |
48.028.833 |
44.861.168 |
47.537.717 |
42.134.235 |
Quindi nel 2012 hanno amministrato oltre 15 milioni in meno rispetto al 2008. Il 26,30 % in meno.
Nello stesso periodo tuttavia non c’è stata una proporzionale (26,30%) riduzione del costo degli amministratori e dei dirigenti di Palazzo Bazzani pur essi stessi lamentandosi di non avere fondi adeguati per fare attività. Inoltre, è da sottolineare che gran parte delle spese sono vincolate e fisse e quindi non c’è molto da “amministrare”, avendo ormai ridotti margini discrezionali.
Nel 2010 le indennità di Presidente e Giunta sono costate 391.925, nel 2011 sono costate 391.925 e nel 2012 invece 347.485 euro (vedasi sito Provincia). Meno il 11% e cioè neanche la metà rispetto alla riduzione percentuale delle risorse da amministrare.
Se guardiamo al costo del Presidente del Consiglio e dei consiglieri abbiamo nel 2012 la somma di 372.948 euro mentre nel 2010 era di 337.951. Pur amministrando molti meno soldi i Consiglieri ci sono addirittura costati nel 2012 ben 34.997 euro in più rispetto al 2010.
Il costo della Dirigenza (compreso il Direttore Generale e il Capo Gabinetto) liquidato nel 2011 (compresi alcuni arretrati) è di 729.957 euro. Nel 2012 invece 890.699 euro (compresi arretrati e 16.800 euro di risultato 2011 al Dir. Generale) e cioè ben 160.000 euro in più dell’anno prima (si rimanda al sito della Provincia).
Insomma molti meno soldi da amministrare ma più costi per chi amministra (consiglieri) e gestisce (dirigenti). La Provincia, tra le cui deleghe c’è anche quella per l’impiego, ha invece risparmiato sul personale tagliando ben 58 posti di lavoro rispetto al numero dei dipendenti del 2008.
“ Già queste considerazioni sul criterio di proporzionalità – sottolinea Gino Venturi segr. UIL di Terni – inducono a chiedere una forte riduzione dei costi per amministratori e dirigenti alla Provincia di Terni partendo dalla eliminazione della figura non indispensabile del direttore generale, del capo gabinetto e la riduzione del numero degli assessori. Se poi consideriamo che ci hanno portati alle soglie del predissesto, che potrebbe avere pesanti conseguenze per cittadini e lavoratori, ritengo che sia giusto chiedere a tutti gli amministratori di rinunciare immediatamente alle indennità, come era stato fatto al Comune di Orvieto grazie ad un accordo voluto e sottoscritto dalla UIL”.