Si è svolta il 15 luglio, convocata dalla Rsu, l’assemblea del personale alla quale hanno partecipato anche le rappresentanze delle segreterie provinciali di Cgil, Cisl , Uil e Csa di categoria. L’assemblea, al termine dei lavori, ha approvato all’unanimità il seguente documento: in seguito alle comunicazioni dell’amministrazione, fornite dall’assessore al Bilancio Vittorio Piacenti d’Ubaldi e dall’assessore Domenico Rosati, nell’incontro di venerdì 5 luglio, emerge il grave stato di difficoltà dell’ente nel redigere il bilancio di previsione per il 2013. E’ stato infatti evidenziato un disavanzo, per la predisposizione del bilancio, di circa 2 milioni di euro, dovuto ai tagli della spending review e ai mancati trasferimenti dalla Regione Umbria. L’assemblea del personale conferisce pieno mandato alla Rsu per una piattaforma rivendicativa composta dai sottoelencati punti:
– Dichiarazione dello stato di agitazione del personale della Provincia di Terni;
– Razionalizzazione e taglio delle spese della politica ed organizzative così come già indicato nel documento della Rsu consegnato all’amministrazione in seguito all’assemblea del 14 dicembre 2012 e cioè:
– Ulteriore riduzione del numero degli assessori;
– Ulteriore decurtazione dei compensi previsti per i lavori del Consiglio provinciale e per la giunta;
– Revoca immediata dell’incarico del direttore generale e del capo di gabinetto;
– Riduzione del numero dei dirigenti e revisione della retribuzione dei restanti dirigenti, sia nella parte dell’indennità di posizione che della indennità di risultato;
– Rivisitazione del modello organizzativo, finalizzato all’ottimizzazione delle risorse con l’obiettivo di rendere l’ente più efficiente ed efficace;
– Richiesta all’amministrazione di attivare, in tempi strettissimi, un tavolo tecnico con la Regione Umbria per definire adeguati finanziamenti per le funzioni trasferite, a copertura dei servizi all’utenza e ciò in tempi congrui per il bilancio 2013.
L’assemblea considera perentori ed irrinunciabili i punti e le azioni sopra esposti, ai quali l’amministrazione dovrà dare pronto riscontro. A tal proposito, nelle more della dichiarazione dello stato di agitazione e della possibilità di attivare successive ed ulteriori forme di rivendicazione e lotta, anche verso la giunta regionale, l’assemblea concorda all’unanimità una numerosa partecipazione del personale alla prossima seduta del Consiglio provinciale.