di Paolo Borrello
Vorrei illustrare i principali obiettivi che il costituendo comitato “Orvieto per Renzi” si propone di raggiungere.
Una precisazione iniziale ed essenziale: non vi sarà nessun rapporto tra il comitato “Orvieto per Renzi” e le elezioni comunali di Orvieto che si terranno nel 2014. Il comitato non sosterrà alcun candidato a sindaco né promuoverà la costituzione di alcuna lista civica, diversamente da altri che intendono appoggiare Renzi per quei fini.
Se qualche aderente al comitato intenderà presentarsi alle elezioni comunali del 2014, come candidato a sindaco o come candidato a consigliere comunale, lo potrà ovviamente fare, ma non sarà sostenuto dal comitato.
Rimarrà comunque come obiettivo prioritario lo svolgimento di primarie “aperte” e democratiche, di cui ho scritto in una precedente nota.
Del resto gli aderenti al comitato potranno essere residenti non solo nel comune di Orvieto, ma anche negli altri comuni del comprensorio e in altri comuni vicini ad Orvieto, nel tentativo di stabilire rapporti con singole persone e comitati dell’intera provincia di Terni, nell’ambito della quale, nel corso delle primarie per l’elezione del candidato a premier del centrosinistra, l’impegno a favore di Matteo Renzi fu meno intenso di quanto si verificò nella provincia di Perugia.
Fra l’altro ho avuto modo di incontrare Giacomo Leonelli, presidente del consiglio provinciale di Perugia, uno dei principali sostenitori di Renzi nella nostra regione, e possibile candidato all’incarico di segretario regionale del Pd, con il quale ho appurato che anche nelle primarie del 2012 non c’era, e non
c’è neanche adesso, un responsabile regionale o dei responsabili provinciali dei comitati a favore di Renzi e che inoltre chiunque può costituire un comitato, senza alcuna autorizzazione.
E quindi l’obiettivo principale che il comitato intende perseguire è rappresentato dal sostegno all’eventuale candidatura di Matteo Renzi o a segretario nazionale del Pd o a premier del centrosinistra, quando si terranno le elezioni politiche.
Comunque al di là della candidatura di Renzi, il comitato potrà impegnarsi nel sostegno di candidati che faranno riferimento all’attuale sindaco di Firenze che vorranno presentarsi nelle diverse elezioni che si svolgeranno nell’ambito del prossimo congresso del Pd, a livello di circolo, a livello di federazione e
a livello regionale, soprattutto se si sceglierà anche in questi casi lo strumento di elezioni primarie aperte agli elettori.
Ma anche se Renzi non si dovesse candidare né a segretario nazionale del Pd né a premier del centrosinistra, non per questo il ruolo del comitato “Orvieto per Renzi” sarà ininfluente, tutt’altro. Infatti il comitato si proporrà di diffondere, in varie forme, nel nostro territorio, le idee di Renzi, di profondo rinnovamento della politica e della sinistra italiana che, diversamente da quanto sostengono alcuni, ci sono e furono già esposte in occasione delle primarie per il candidato premier del centrosinistra del 2012
(alcuni esempi, dal no al finanziamento pubblico ai partiti, alla proposta di approvare una legge elettorale a doppio turno secondo il modello francese, a una politica del lavoro che punti a favorire più l’occupazione dei giovani che la riduzione della flessibilità dei contratti per coloro che sono occupati).
Idee di rinnovamento della politica che abbiano come riferimento principale i progetti e le realizzazioni di Obama e Blair, ad esempio, piuttosto che quanto auspicato dagli esponenti delle tradizionali socialdemocrazie europee, in evidente crisi, nella consapevolezza che anche coloro i quali operano
politicamente a livello locale debbano avere delle idee precise sulle azioni innovative da portare avanti a livello europeo e mondiale, in quanto queste ultime non possono che esercitare effetti rilevanti anche in ambiti territoriali ristretti come l’Orvietano.
Insomma per utilizzare uno slogan piuttosto noto ma ancora valido, che ebbe una certa diffusione nel movimento ambientalista, pensare globalmente ed agire localmente. E nella consapevolezza ulteriore che anche coloro che agiscono a livello locale devono avere una concezione della politica, progettuale, in un’
ottica di lungo periodo e non solo di breve periodo, con una precisa visione del futuro a livello locale, nazionale, europeo e mondiale.