Riceviamo da Lucio Riccetti, presidente di Italia Nostra Orvieto, e pubblichiamo.
La nota riprende la questione della cosiddetta “piscina del sindaco” e riferisce dell’esito della relativa richiesta di documenti agli uffici comunali. Pochi giorni fa Italia Nostra aveva tenuto una conferenza stampa più genericamente sul degrado di Orvieto e la piscina c’era finita di mezzo perché è coinvolto il sindaco, assessore all’Urbanistica, e tutore della regolarità delle regole urbanistiche. Due ruoli, quello di “inquisito” (attraverso la responsabilità di suoi congiunti nella costruzione della piscina n.d.r.) e di “garante” che risultano oggettivamente incompatibili.
Segue il comunicato.
A seguito della richiesta di accesso agli atti del 13 luglio u.s. inoltrata dalla scrivente associazione al Comune di Orvieto in merito alla c.d. ‘piscina del sindaco’ a Voi resa nota, Il Segretario Generale del Comune di Orvieto invia risposta che si allega.(E’ pubblicata a piè di pagina)
Riteniamo la risposta del tutto insoddisfacente. La richiesta non riguardava soltanto l’accesso agli atti amministrativi relativi alla piscina nella proprietà di Tommaso Gelmini, usufruttuaria in regime di separazione dei beni Suzanne Vrioni Ippolito, ubicata in loc. Tamburino nn. 51-52, in area ricompresa nei confini del Parco Archeologico dell’Orvietano (PAAO) e apparsa sulla stampa come ‘la piscina del Sindaco’ ma anche conoscere perché l’avvio di procedimento è stato notificato all’usufruttuario in regime di separazione dei beni (Sig.ra Suzanne Vrioni Ippolito) e non al legittimo proprietario e, infine, perché alle precedenti richieste di accesso agli atti per piscina nella proprietà Gelmini, inviate al Comune di Orvieto in data 24 giugno 2013 e 4 luglio 2013, L’ing. Mazzi ha risposto in modo evasivo.
Preso atto che, come chiaramente indicato nella nota del Segretario Generale del Comune, Dott. Claudio Pollini, sulla vicenda sembra esserci un procedimento giudiziario in corso, la scrivente associazione chiede le dimissioni di Antonio ‘Toni’ Concina da Sindaco di Orvieto e il rilascio delle deleghe all’Urbanistica oggi nelle sue mani, almeno fino alla onclusione delle indagini in atto da parte degli Uffici della Procura di Orvieto, ai quali la scrivente associazione rinnova la piena fiducia.