di Enzo Prudenzi
Come ormai noto il D. Lgs. n. 155 del 2012 prevede la chiusura – entro il 13 settembre p. – di 31 Tribunali (e Sezioni distaccate), tra cui quello di Orvieto.
La recente sentenza della Corte Costituzionale, che ha rigettato i ricorsi di taluni dei citati 31 Tribunali, ha fatto cadere la residua speranza di mantenimento degli Uffici giudiziari in Orvieto. E quando si parla di Tribunale ci si riferisce al Tribunale ordinario, alla Procura della Repubblica e all’Ufficio Nep. Quindi circa 40 dipendenti che, dopo anni di servizio in Orvieto, saranno coercitivamente costretti a spostarsi a Terni, Viterbo, Perugia e altre sedi giudiziarie ancora più lontane, allontanandosi così dai propri interessi sociali, culturali, ricreativi e quant’altro. Con i problemi della famiglia, della casa, dei figli e, non ultimo, quello di un aggravio delle spese logistiche con gli stipendi fermi al 2010.
Ma anche a voler sottacere quanto sopra, quello che anche interessa è l’ulteriore depauperamento che si avrà nella città di Orvieto: quaranta lavoratori che si perdono in modo diretto e il relativo indotto: bar e tabaccherie, personale di vigilanza, delle pulizie, della Polizia giudiziaria. E i legali (Avvocati con i relativi studi) che sono oltre cento iscritti all’Ordine di Orvieto!
A me sembra, seguendo la stampa locale, che il “problema Tribunale” sia quanto meno sottovalutato, mentre leggo invece dell’interessamento dei politici locali al mantenimento della Provincia di Terni, al Centro studi, alle varie iniziative culturali (?), alle sagre, ai tanti altri interessi di ogni genere; poco degli Uffici giudiziari.
E’ in corso – al Senato – una proposta legislativa (Atto Senato 642) che tende a differire di un anno la “chiusura” dei 31 Tribunali nella prospettiva di un migliore riordino della c.d. “Geografia giudiziaria”. E’ una proposta presentata da PD, PDL, M5S e qualche firmatario anche di Scelta Civica.
Vogliamo cavalcare con impegno, serietà, caparbietà quest’ultima residua speranza ? C’è ancora poco tempo per farlo !