Cinque milioni di euro per interventi di valorizzazione e recupero delle infrastrutture e del patrimonio edilizio pubblico.
E’ questo il contenuto del bando approvato dalla Giunta regionale nella sua ultima seduta, su proposta dell’assessore Stefano Vinti, che è stato presentato giovedì 11 luglio, nel Salone d’onore di Palazzo Donini a Perugia.
Il bando è rivolto ai comuni con popolazione non superiore a 10mila abitanti (un milione di euro sarà destinato al finanziamento di interventi sugli edifici scolastici pubblici) ed è stato emanato in attuazione del PAR FSC 2007-2013 Asse IV Azione 3.1 “Interventi per la rivitalizzazione e riqualificazione delle aree urbane e dei centri storici” ed è relativo agli interventi di valorizzazione e recupero delle infrastrutture e del patrimonio edilizio pubblico.
Qualora l’importo complessivo degli interventi pervenuti, relativi agli edifici scolastici pubblici fosse inferiore alla quota riservata, l’economia sarà utilizzata per finanziare le altre tipologie di intervento collocati in graduatoria. Sarà anche il primo bando regionale gestito interamente on-line nel rapporto tra comuni e regione, con l’eliminazione totale dei documenti cartacei.
“Vogliamo sostenere, ha affermato l’assessore Vinti, tutti quegli interventi volti alla rivitalizzazione e riqualificazione delle aree urbane e dei centri storici nei cosiddetti piccoli Comuni, da realizzare nell’ambito di progetti integrati e volti ad elevare la qualità del contesto urbano, in termini di miglioramento della vivibilità complessiva, dell’accessibilità, della fruizione dei servizi. Ma soprattutto vogliamo dare una boccata di ossigeno concreta a questi comuni ed al sistema dell’imprese umbre, mettendo a disposizione una quota consistente dei Fondi Fas per i piccoli interventi (max 300.000 euro) indispensabili per realizzare quei lavori che i comuni non riescono a realizzare a causa del drastico taglio di trasferimenti statali. Nei giorni scorsi, presentando il rapporto dell’Osservatorio regionale sugli appalti ed i contratti realizzati nel 2012, abbiamo preso coscienza di dati assolutamente drammatici. I comuni, ha continuato Vinti, sono passati da 91 a 21 milioni di risorse impegnate nei settori tradizionalmente di loro competenza quali strade, acquedotti fognature ecc. Mentre i mutui contratti dagli enti locali umbri sono scesi dai 23 del 2011 ai 10 del 2012.
Certamente i cinque milioni disponibili non potranno risolvere tutti i problemi, ma vogliono essere un segnale che l’Umbria dà per indicare la rotta utile a far ripartire l’economia, ormai soffocata da tagli, patti di stabilità e burocrazia che non fanno altro che paralizzare il sistema causando l’aggravarsi della crisi ed il disagio sociale nelle famiglie, nonchè la perdita di migliaia di posti di lavoro”.