Emilio Greco. Opera Sacra
I bronzi dei Musei Vaticani e di Orvieto
Modo Palazzo Soliano – Museo Emilio Greco
22 giugno – 3 novembre 2013
Inaugurazione:
sabato 22 giugno 2013 ore 16.00
MODO Palazzo Soliano – Museo Emilio Greco
In occasione del centenario della nascita, Orvieto rende omaggio a Emilio Greco (Catania, 11 ottobre 1913 – Roma, 4 aprile 1995), una delle figure più rappresentative dell’arte del secondo Novecento. Egli legò il suo nome alla città per aver scolpito nel 1964 le porte bronzee della cattedrale e per aver successivamente donato la collezione delle sue opere oggi parte integrante del Museo dell’Opera del Duomo.
Per ricordare l’artista gli Archivi Emilio Greco e l’Opera del Duomo, d’intesa con il Comune di Orvieto e con altri enti e istituzioni, hanno promosso il progetto di un percorso espositivo itinerante che prenderà avvio da Orvieto. Qui il Museo Emilio Greco, che conserva la più importante raccolta pubblica di opere del maestro da alcuni anni inserita nel circuito del MODO Museo dell’Opera del Duomo, ospiterà -dal 22 giugno al 3 novembre e in concomitanza con l’evento straordinario del Giubileo eucaristico- la mostra d’apertura dedicata alla produzione a tema sacro dell’artista, dal titolo “Emilio Greco. Opera sacra. I bronzi dei Musei Vaticani e di Orvieto”.
L’iniziativa, realizzata con il contributo della Regione Umbria, si aprirà sabato 22 giugno 2013 alle ore 16.00 alla presenza dell’On. Ilaria Borletti Buitoni sottosegretario al Ministero per i beni e le attività culturali e di Francesco Buranelli, Segretario della Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa, e con la partecipazione di Antonella Greco, Presidente degli Archivi Emilio Greco.
Il percorso espositivo prosegue a Chieti, dove, per iniziativa della Fondazione Carichieti, un nucleo rilevante di lavori sarà esposto dal 29 giugno presso il Museo di Palazzo De’ Mayo nella mostra dal titolo “Emilio Greco La vitalità della scultura”; poi a Londra presso l’Estorick Collection of Modern Italian Art, dal 24 settembre al 21 dicembre; infine dal 4 ottobre a Roma presso il Museo di Roma a Palazzo Braschi.
Le mostre di Orvieto e Chieti saranno corredate da un unico catalogo per i tipi della casa editrice Allemandi.
La mostra di Orvieto
La mostra intende contestualizzare l’attività di Emilio Greco per il duomo di Orvieto nell’ambito della sua produzione di ispirazione sacra. Alle opere in esposizione permanente sono accostati per l’occasione due spazi di approfondimento dedicati rispettivamente al tema dell’arte di soggetto sacro e al tema dell’arte vissuta come azione sacra.
Il primo si articola intorno ai bronzi dei Musei Vaticani, tre opere di particolare importanza in prestito per l’occasione, che documentano le “grandi imprese narrative” di committenza ecclesiastica e di forte impegno iconografico degli anni Sessanta. Il rilievo bronzeo dell’Angelo fa riferimento al ciclo scolpito tra il 1960 e il 1961 per la chiesa di San Giovanni Battista a Campi Bisenzio, sullo snodo autostradale di Firenze, insieme a i due gessi provenienti invece dagli Archivi Emilio Greco.
La formella in bronzo Alloggiare i pellegrini, donata dall’artista al Vaticano e parte del grande bassorilievo delle Sette opere di misericordia, riconduce alla realizzazione delle porte della cattedrale di Orvieto e rappresenta il legame ideale tra il Centenario di Emilio Greco e la città che quest’anno accoglie la straordinaria evenienza del Giubileo.
Infine la bellissima Testa di Cristo riassume la gravosa ma felice esperienza di questi anni che si arricchisce di momenti di particolare efficacia artistica nel confronto con la tradizione dell’arte sacra.
Al tema dell’arte vissuta come “azione sacra” è dedicato lo spazio biografico costruito con testimonianze dello studio dell’artista: immagini fotografiche, bozzetti inediti, i suoi strumenti di scultore e i suoi scritti.
Orario: da giugno a settembre, tutti i giorni ore 9.30-19.00; da ottobre a novembre 10.00-17.00 (martedì chiuso). Mostra promossa dall’Opera del Duomo di Orvieto e realizzata con il contributo della Regione Umbria e con la collaborazione del Comune di Orvieto. Patrocinio della Accademia Nazionale di San Luca e della Soprintendenza BSAE. A cura di Alessandra Cannistrà. Catalogo per i tipi di Allemandi.
Scheda Biografica
Emilio Greco nasce a Catania l’11 ottobre 1913. Mostra presto la sua passione per il disegno, pur scoraggiato dal padre che lo vorrebbe avviare a una professione più redditizia. Saranno tuttavia le modeste condizioni della famiglia a spingerlo verso la scultura. Lasciata la scuola, entra a lavorare nella bottega di uno scultore di monumenti funerari, imparando rapidamente a sbozzare il marmo e a modellare nella creta frammenti di opere classiche. A vent’anni si trasferisce a Roma. Chiamato alle armi, trascorre tre anni in Albania. Con l’arrivo degli alleati entra come disegnatore presso la Croce Rossa americana, e si guadagna da vivere facendo ritratti per i soldati.
Nel 1947 ottiene uno studio a Villa Massimo, dove risiedono anche Leoncillo, Guttuso e Mazzacurati; qui, nel 1948, prepara la mostra per la Galleria del Secolo. Nel catalogo, con prefazione di Fortunato Bellonzi, spiccano la Pattinatrice e il Lottatore. Sempre nel 1948 partecipa alla “Mostra sulle Olimpiadi” tenuta a Londra al Victoria and Albert Museum, ed è presente con il Lottatore alla “Mostra dello Sport” alla Tate Gallery.
Nel 1949, con due sculture -i bronzi Testa d’uomo e Cantante– è invitato alla mostra “Arte italiana del XX secolo” del Museum of Modern Art di New York; nello stesso periodo la Tate Gallery di Londra acquista la sua Figura seduta.
Il 1950 si apre con una sua mostra a Monaco di Baviera. Nel 1951 partecipa come già nel 1943 alla “Quadriennale” di Roma e, sempre nella Capitale, l’anno successivo espone alla Galleria d’Arte Moderna. Nel 1953 è a Bordeaux per la “Quadriennale”; poi a Firenze con una personale in Palazzo Strozzi. In quello stesso anno Greco partecipa al concorso per il “Monumento a Pinocchio” e vince con un bozzetto schizzato sul retro di una busta durante un viaggio in treno da Roma a Carrara. E’ del 1954 la mostra di suoi disegni a Rhode Island e di scultura a Rotterdam. Nel 1955 espone a Londra, Venezia, St. Louis e realizza con l’aiuto economico di un americano nativo di Collodi la statua di Pinocchio, di cui aveva esposto il bozzetto nella personale alla galleria L’Obelisco di Roma, nell’anno precedente.
Il 1956 vede Greco vincitore del “Gran Premio della Scultura” alla “XXVIII Biennale di Venezia” dove espone la Bagnante n.1 che gli vale l’assegnazione del premio e inoltre Fiorella (terracotta), Figura seduta (bronzo) e alcune teste.
Ancora nel ’56 il Presidente della Repubblica inaugura a Collodi il Monumento a Pinocchio. Seguirà nel ’57 la realizzazione di un’altra importante opera pubblica: il Monumento a Camillo Olivetti per la città di Ivrea.
Nello stesso anno espone al Museo de Arte Moderna di San Paolo in Brasile, poi a Dubrovnik e a New York nella collettiva “Italy the new vision”.
Del 1958 è la prima importante mostra pubblica personale a Palazzo Barberini, ma espone anche a Houston Texas, a Pasadena e all’”Esposizione Universale” di Bruxelles. Il 1959 si apre con la personale alla Stadtische Galerie di Monaco di Baviera dove presenta la Bagnante n.1 e la Grande Bagnante n.2; è poi a Londra con una personale alla Roland Browse e Delbanco, e una collettiva alla Tate Gallery, e a Venezia con una personale di grafica a Cà Pesaro.
Nel 1960 partecipa alla collettiva del Musée Rodin di Parigi “Sculpture Italienne Contemporaine d’Arturo Martini à nos jour” e inaugura una personale a Berlino.
Tra il 1960 e il 1961, Greco lavora ai bassorilievi per la chiesa di San Giovanni Battista a Firenze, opera dell’architetto Giovanni Michelucci. Riceve nello stesso anno la “Medaglia d’oro del Presidente della Repubblica per i benemeriti della Cultura e dell’Arte”. Del ’61 è la partecipazione alla “2ème Exposition International de Sculpture Contemporaine” al Musèe Rodin di Parigi, e la personale alla Fondazione Shirokjia di Tokio. Ancora a Parigi, al Musée d’Art Moderne, è nel 1962 per l'”Exposition International du petit bronze”; nello stesso anno riceve l’incarico di realizzare le porte del duomo d’Orvieto che, consegnate nel 1964, per le accese polemiche verranno incardinate solo nell’agosto del 1970.
Nel 1963 Greco è a Lisbona con una personale alla Fondaçao Calouste Goubelkian, e nello stesso anno a Roma al Palazzo delle Esposizioni.
Alla fine del 1964 Giovanni Fallani incarica lo scultore di eseguire il Monumento a Papa Giovanni XXIII, poi inaugurato da Paolo VI il 29 giugno 1967.
Nel 1965 Greco partecipa con la grafica alla “VI Biennale” di Venezia, con la scultura alla “IV Biennale Internazionale di scultura” di Carrara, e alla “XXIV Biennale Nazionale d’arte” a Milano; mentre nel ‘66 è impegnato con due mostre in Australia. In quegli anni, i francobolli realizzati dall’artista sono inclusi nel catalogo Bolaffi.
Nel 1967 l’artista partecipa alla mostra “Gli artisti per Firenze” a Palazzo Vecchio; inoltre, alla “VII Biennale Nazionale d’Arte Sacra” itinerante tra Milano, Bologna e Roma. In occasione del centenario di Borromini, il Comune di Roma conia una medaglia realizzata da Greco ed emessa il 21 Aprile 1968.
Nel 1969 a Firenze doppia esposizione alla “Biennale Internazionale” in Palazzo Strozzi e alla Galleria Pananti dove si espongono le donazioni di Greco alla Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Firenze e alla Pinacoteca Vaticana.
Alla fine del 1970 risale la grande mostra antologica a Palazzo dei Diamanti di Ferrara.
Nel 1971 a Vienna si svolge “Italienische Kulterinstitut”, personale di Emilio Greco che partecipa inoltre alla “IVème Exposition Internationale de Sculpture Contemporaine” del Museo Rodin di Parigi
L’importante mostra ferrarese del ’70 viene trasferita nel 1972 a Osaka presso il Gendai Chokokusenta, al Modern Fine Arts Museum di Kobe, poi a Yamaguchi, Hiroshima, e Kyoto. Ancora in Giappone, dopo la mostra alla Galleria d’Arte Moderna Mitsukoshi di Tokio nel 1973, Greco inaugura un’esposizione permanente di 1.800 metri quadrati, il “Greco Garden” nell’Open Air Museum di Hakone: è il 31 giugno 1974.
Nel 1977 Greco è presente con diverse mostre a Innsbruck, quindi a Jakarta, in Indonesia. Tra il 1979 e il 1980 è in Unione Sovietica, accompagnato dalla figlia Antonella: espone al Museo Puskin di Mosca e al Museo dell’Ermitage di Leningrado, cui dona un gruppo di opere.
Gli anni ’80 si aprono con una rassegna antologica a Orvieto, presso Palazzo Soliano, nel luglio del 1980; nel 1981 è ancora in Umbria, a Perugia, con la mostra “Segni per la pace”. Dal luglio al settembre del 1983 apre una grande antologica a Roma, presso Castel Sant’Angelo. L’anno dopo è in Toscana, in Val d’Orcia, con la mostra itinerante “I grandi Maestri e le nuove frontiere culturali”.
Tra il 1984 e il 1985 è alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, e in Vaticano con la mostra “Dante in Vaticano – la Divina Commedia nell’interpretazione degli artisti contemporanei”.
Nel 1986 Emilio Greco è invitato al Palazzo della Ragione a Padova e alla “Biennale Internazionale del Bronzetto”.
Del 1987 è la mostra ” Emilio Greco Sculture 1948-’79” a Torino, in Palazzo Nervi. Nel 1988 due diversi castelli, a Padova e a L’Aquila, ospitano la mostra intitolata “Omaggio a Emilio Greco”, mentre è in Giappone una grande mostra itinerante.
Tra il 1988 e l’89 si svolge a Firenze la mostra “Lo sport nell’arte di Emilio Greco”.
Nel 1990 il “Festival dei Due Mondi” di Spoleto ospita Emilio Greco nella mostra collettiva “Il corpo in corpo-schede per la scultura italiana 1920/’40”.
Partecipa nel ‘91 alla mostra romana “Civitas Artis, scultura italiana del Novecento” in Piazza del Pincio, e nel 1992 ai festeggiamenti in onore di Cristoforo Colombo con una mostra nel Palazzo Ducale di Genova. L’anno successivo è a Salisburgo per una collettiva in onore di Kokoschka, di cui Greco fu amico.
Si inaugura nel 1991 il Museo Emilio Greco di Orvieto che raccoglie le sue opere principali: ventisei sculture dal 1947 al 1983, e sessanta opere grafiche dal 1946 al 1991, oltre a medaglie e bassorilievi.
Dal luglio del 1992 il Museo Nazionale d’Abruzzo de L’Aquila ospita una sala dedicata a Greco con sculture in bronzo e terracotta. A Sabaudia, dove lo scultore passava lunghi periodi, nasce il “Museo Greco” con sede presso il Municipio. A Catania accanto al Museo Bellini nel 1994 si inaugura il Museo Greco di opere grafiche.
Emilio Greco ha svolto anche un’intensa attività didattica, insegnando a Napoli per dodici anni, a Roma, a Carrara, nonché all’Accademia di Monaco e di Salisburgo.
Nel 1986 è stato Presidente dell’Accademia Nazionale di San Luca.
E’ inoltre nota la sua produzione letteraria e poetica: Poesie del 1951, L’oro antico delle vigne del 1978, Memoria dell’estate del 1980, Appunti di una vita del 1980 e Dell’antica voce del 1985.
Greco muore a Roma il 4 Aprile 1995.
Orario: da giugno a settembre, tutti i giorni ore 9.30-19.00; da ottobre a novembre 10.00-17.00 (martedì chiuso). Mostra promossa dall’Opera del Duomo di Orvieto e realizzata con il contributo della Regione Umbria e con la collaborazione del Comune di Orvieto. Patrocinio della Accademia Nazionale di San Luca e della Soprintendenza BSAE. A cura di Alessandra Cannistrà. Catalogo per i tipi di Allemandi.
Informazioni: MODO Palazzo Soliano tel 0763.343592
biglietteria@operadelduomo.it www.opsm.it www.museomodo.it