di Comitato Civico Orvieto Città del Corpus Domini
Buona festa del Corpus Domini a tutti.
Il Comitato Civico per Orvieto, città alla quale questa solennità è intitolata, compie un anno.
Giovedì 30 maggio scorso, ierl’altro, è stata la festa del Corpus Domini, come stabilito da Santa Romana Chiesa con Bolla Transiturus, emanata da Orvieto l’11 agosto 1264, da papa Urbano IV.
Chi se n’è accorto? Qui ad Orvieto, dico. Luogo in cui questo evento che riguarda la cristianità universale è stato istituito. A parte la consueta iniziativa curiale, quel giovedì è passato come un giorno qualsiasi. Vabbè, lasciamo perdere. Il Passato è passato.
Domenica 2 giugno si festeggia la solennità, da quando vi è stata arbitrariamente spostata per risparmiare su un giorno festivo: tanto che c’importava … era robba de chiesa.
Intanto, in Germania, Svizzera, Spagna, Irlanda, Croazia, Polonia, Portogallo, Brasile, Austria, San Marino, ed altri luoghi al mondo, si celebra ancora come previsto di giovedì: guai a toccare un’istituzione popolare, cioè civica, anche se riguarda la sfera religiosa.
Doppia festa quest’anno 2013, della Repubblica e del Corpus Domini, un po’ come nella Orvieto medioevale, che era una repubblica fondata sul libero Comune: infatti Manno Monaldeschi non se la fece sfuggire e nel 1337 il Consiglio di città regolamentò persino la processione, percorso compreso.
Quest’anno è la vigilia del giubileo della Transiturus. Da questo Corpus Domini al prossimo del 2014, e fino a ridosso dell’Assunta (patrona della città e dell’antico contado) del 2014, Orvieto dovrà per forza fare qualcosa riguardo a questo evento.
Ma sarà quello anche il periodo in cui uscirà la nuova Orvieto dal confronto elettorale per le amministrative.
Da questo Comitato Civico Orvieto Città del Corpus Domini un accorato appello ai concorrenti di palazzi, poteri, partiti, schieramenti, botteghe, partigiani, cavalli scossi, mine vaganti, chi vi pare … confrontatevi, scornatevi, fatevi terra bruciata, accoppiatevi, scoppiatevi, mandatevi dove vi pare, ma vi preghiamo, vi scongiuriamo, chiunque dovesse essere a salire sul Loggiato dello Scalza, pensate alla Città, alla Comunità.
Sarebbe troppo bello se opposti schieramenti storici nell’anno del giubileo del pezzo di Storia più importante per questa massacrata realtà sociale che è Orvieto, divisa, stuprata, maltrattata, sradicata, dissociata, snobbata, spolpata, anestetizzata, normalizzata, da sempre, da beffati, malcorini che si annidano ed aggirano ancora oggi come zombies per retii e vicoli, ebbene, sarebbe stupendo se guelfi e ghibellini, bianchi e neri, rossi e gialli, stipulassero una pax concordata di scopo, si sedessero attorno ad un tavolo per lavorare insieme per Orvieto.
La nuova pax urbevetana, come già accadde in passato, in nome e per ritrovarsi e ritrovare lo spirito di Comunità. Per fare un Comune forte nella provincia e nella regione. Per fare progetti con una task force operativa che miri al target, all’end state, al goal! Per il bene di tutti.
Forza Orvieto. Ce la puoi, ce la devi fare.
L’Europa, finché c’è ancora, il mondo, possono accogliere anche noi: ma sarà l’ultima corsa.
Buon Corpus Domini a tutti.