di Massimo Gnagnarini
Soldi, puttane e potere incantano gli italiani e Berlusconi è stato ed è l’italietta di questi ultimi vent’anni. Condannarlo, come hanno fatto le “Giudicesse” di Milano, disturba il nostro perbenismo di maniera e ci priva della principale icona di impunità.
Non solo , anche la Signora Idem costretta a lasciare la carica di Ministro della Repubblica per non aver pagato 600 euro di Imu, ci riempie di incertezze e destabilizza il nostro sentire comune.
Ma per Dio siamo italiani come possiamo esserci ridotti a queste sciocchezze morali che credevamo confinate al mondo anglossassone. Secoli fa cacciammo da Roma i calvinisti e ci siamo tenuti il vaticano confidando che il perdono cristiano, ancorchè invocato e sempre ottenuto post fatto, mutasse nel tempo in perdono preventivo ovvero in una sorta di amoralità assuefatta.
Chi sbaglia paga è una banalità inventata per i deboli di cuore e milioni di elettori che votano Berlusconi esprimono la più alta forma di resistenza verso questa deriva virtuosa ed aliena che seppur a stento sembra prender piede nella società italiana.
Di questo passo finiremo anche con il pagare le tasse, considerare la donna uno di noi e associare la politica al bene comune.
Assolvete Silvio Berlusconi.