Ammontano a circa un milione di euro le risorse destinate dalla Giunta regionale a favore dei giovani che si insediano per la prima volta, nel periodo tra il 1 gennaio 2012 e il 31 maggio 2013, come titolari di un’azienda agricola. A renderlo noto è l’assessore all’Agricoltura, Fernanda Cecchini, precisando che “è prevista l’emanazione di un Avviso pubblico per la presentazione delle domande di aiuto, che potranno essere ripresentate anche da parte di giovani che hanno effettuato il primo insediamento prima del2012, acondizione che siano stati inseriti in una graduatoria di ammissibilità, ma non finanziati per mancanza di risorse finanziarie”.
“Con l’iniziativa – ha spiegato l’assessore – si prosegue nell’implementazione della Misura 112 ‘Insediamento di giovani agricoltori’ del Programma di Sviluppo Rurale per l’Umbria 2007-2013 (Asse 1) e del Regolamento della Comunità Europea n.1698/2005 a favore dei giovani agricoltori. La disponibilità finanziaria individuata di circa un milione di euro – ha aggiunto – potrà essere aumentata attraverso le eventuali economie di spesa che si dovessero accertare a carico di beneficiari che hanno ottenuto la concessione dell’aiuto in seguito bandi emanati in precedenti esercizi”.
“L’obiettivo specifico della Misura – precisa l’assessore Cecchini – che trova continuità di attuazione con l’Avviso in corso di emanazione, è quello di favorire il ricambio generazionale nelle imprese agricole con l’inserimento stabile di giovani agricoltori professionalizzati concorrendo così, al conseguimento dell’obiettivo strategico comunitario del miglioramento della competitività dei settori agricolo e forestale. Per raggiungere tale obiettivola Misuraha tra i suoi obiettivi quelli di contribuire a mantenere i giovani nei territori rurali favorendone l’inserimento in imprese agricole vitali, diminuire l’età media dei conduttori di imprese agricole favorendo il ricambio generazionale, migliorare l’efficienza delle imprese favorendo l’inserimento di giovani qualificati. Inoltre, – aggiunge – intende creare un tessuto regionale di aziende vitali, condotte da imprenditori giovani dotati di conoscenze e competenze professionali, per questo capaci più degli altri di adattarsi ai mutevoli cambiamenti richiesti dagli attuali orientamenti della politica comunitaria”.