San Lorenzo Nuovo ha il suo Piano Urbanistico Comunale Generale (P.U.C.G). Il consiglio dello scorso 30 aprile, nel corso del quale è stato approvato il bilancio consuntivo 2012, ha messo la parola fine a un iter lungo e molto impegnativo. Un lavoro che è passato sotto le mani delle diverse amministrazioni che si sono succedute nel corso degli ultimi 35 anni: Petrella, Ambrosini, Civitelli, Andreucci, Grassini, fino ad arrivare all’attuale sindaco di San Lorenzo Nuovo, Anna Maria Zannoni.
“Come prevede la legge regionale il Comune ha dovuto presentare – spiega il sindaco di San Lorenzo Nuovo – successivamente al primo piano regolatore, un disegno attuativo che riconfermava, o modificava, quello precedente. Il P.U.C.G., parzialmente revisionato rispetto a quello precedente, è nato per dare seguito a una delle linee programmatiche della nostra campagna elettorale: preservare e tutelare il territorio a ridosso della chiesa di campagna della Madonna di Torano”. Edificata, presumibilmente, sui resti di un antico tempio etrusco, dedicato alla dea Turan, rappresenta un piccolo eremo che fa da cornice a uno degli scorci più belli, e suggestivi, della zona. “Era nostra intenzione – prosegue il sindaco di San Lorenzo Nuovo, Anna Maria Zannoni – salvaguardare, per il valore affettivo e religioso, questo piccolo gioiello legato, oltretutto, a dei vicoli ambientali, idrogeologici e archeologici”.
Questo è il secondo piano regolatore di San Lorenzo: il primo, che si chiamava piano di fabbricazione e nato immediatamente dopo la II guerra mondiale, ha funzionato perfettamente. “San Lorenzo Nuovo – spiega il vice sindaco Luigi Civitelli – ha avuto uno sviluppo urbanistico molto ben organizzato. Ovviamente una volta esaurito il primo piano regolatore si è dovuto procedere alla realizzazione del secondo, il cui iter si è concluso, egregiamente, nel corso del consiglio comunale del 30 aprile”.
La procedura che ha apportato all’approvazione del Piano Urbanistico Comunale Generale ha avuto una gestione molto lunga. Un P.U.C.G. completo in tutte le sue funzioni: dal soddisfare il settore alberghiero e ricettivo; fino a salvaguardare i servizi necessari alla cittadinanza.
“Una volta che il piano è stato approvato dal consiglio comunale – conclude Civitelli – si è proceduto alle consuete osservazioni: in totale 13. Almeno la metà sono state esposte dalla minoranza e sono state tutte, tranne una, rigettate. Un consiglio comunale animato, ma ordinato. L’ingegnere Baffo ha risposto a tutte le riflessioni avanzate”.
Piena soddisfazione è espressa dall’amministrazione comunale anche se rimane un ultimo passaggio, di silenzio assenso, da parte dell’amministrazione provinciale.