di Silverio Tafuro, presidente associazione Lea Pacini
Nato da una idea innovativa della costituita Associazione “Lea Pacini”, il Corteo delle Dame sfila nella nostra città dal lontano 1994, quando un gruppo sparuto di dame, ed all’inizio saranno state una trentina, decise di “metterci la faccia”, non potendo intuire quello che il Corteo sarebbe divenuto nel tempo.
Disegnate della Sign.ra Nicoletta De Angelis, allora consulente artistico dell’Associazione, e regolamentate da una scrittura privata che le lega all’Associazione ( le donne, a differenza degli uomini, si sono pagate il vestito, che indossano sino a quando la delegata pro tempore al Corteo le reputa all’altezza di indossarlo, per poi passare, in difetto, in proprietà dell’Associazione stessa), le Dame sono oggi arrivate a settanta unità e sfilano in Corteo accompagnate da musici, dalle proprie damigelle e da ballerine seguite e preparate dalle scuole di danza presenti in Città.
Si è pensato di ampliare il numero delle Dame, consentendo a Donne che lo richiedono di effettuare nuovi vestiti su disegni realizzati dall’Associazione, ma su detto numero (cinque /dieci) non c’è stato, almeno sino adesso, unità di vedute, mentre problemi non si pongono per le Damigelle, i cui vestiti sono destinati a cambiare ogni anno in considerazione della età delle ragazze che via via li indossano.
Certamente l’aver mantenuto, sino adesso, un numero ristretto di dame non può che essere stato un bene, in considerazione anche delle famiglie nobiliari presenti in Orvieto e nel territorio, con possibilità di ampliarne il numero in vista della nuova configurazione che stanno assumendo.
L’idea originaria era di riempire la giornata del sabato, che precede il Corpus Domini, con questa presenza femminile, che certamente doveva accompagnare l’arrivo dei cavalieri in Città.