Riceviamo dal capogruppo PdL di Orvieto Stefano Olimpieri e pubblichiamo.
La nomina di Luciani ad Assessore del nostro Comune ci riempie di soddisfazione, non solo perché gratifica Gian Luca per il lavoro e l’impegno messo in campo in questi tre a anni e mezzo di esperienza in Consiglio Comunale, ma soprattutto perché con questo atto il Sindaco Concina ha ridato centralità alla politica rimettendo al centro il rapporto diretto tra il cittadino elettore e l’Amministrazione: tant’è che Gian Luca Luciani – a differenza dei soliti quattro “invertebrati” che non hanno mai avuto il coraggio di candidarsi neanche nel proprio condominio e che si nascondono con fare conigliesco dietro i soliti pseudonimi – si è sempre impegnato in prima persona, ha dimostrato di essere punto di riferimento per le problematiche di molti cittadini e non si è mai atteggiato né a politico, né tantomeno a politicante. In questi anni è maturato e lo ha fatto giorno dopo giorno, senza voler strafare e cercando di affrontare le questioni con la pacatezza e la serenità che lo contraddistinguono. In questa città ci sono stati Assessori pieni di grandissime idee, che fumavano il sigaro cubano come il Che, che avevano titoli onorifici ed accademici, che salutavano poco (non perché fossero maleducati, ma perché non conoscevano nessuno), che parlavano un italiano forbito (ma spesso anche un incomprensibile ed anche divertente dialetto “del piano”), che avevano po’ di puzzetta sotto il naso, che dovevano piacere a qualche “conventicola” e che amministravano la città come se gli orvietani fossero dei sudditi. Di più: questa città ha avuto Assessori che hanno contribuito in prima persona a portare Orvieto sull’orlo del fallimento finanziario e che “strisciavano” le carte di credito che pagavano gli orvietani con le loro tasse. Ancora di più: questa città ha visto Assessori alzare bandiera bianca e fuggire dalle responsabilità che gli orvietani gli avevano dato, diventando così delle icone della sinistra salottiera, nonché gli unici strumenti di attacco alla Giunta Concina. Potrà piacere o meno, ma l’Assessore Gian Luca Luciani – a differenza dei soliti “invertebrati” che guardano sempre a casa d’altri senza osservare minimamente quello che succede nella propria – è figlio legittimo di questa città, vive l’esperienza di rappresentante del popolo come un servizio alla propria comunità e non ha mai chinato la testa. C’è una frase di Ezra Pound che è stata per tanti del mondo da cui orgogliosamente provengo un vero e proprio punto di riferimento: “un uomo che non ha il coraggio di esprimere le proprie idee, o non vale niente come uomo o non valgono niente le proprie idee”. Avanti tutta Gian Luca!