ll Consiglio comunale di Orvieto ha approvato il bilancio comunale consuntivo del 2012. Disavanzo 7milioni285mila euro. Il documento era ovviamente accompagnato dalla relazione dei revisori dei conti, dottor Valeriano Morini, Dottoressa Antonella Proietti, ragionier Vittorio Pulcinelli. Al di là del legittimo dibattito consiliare durato quasi tutta la giornata di ieri, in cui i numeri sono risultati di una straordinaria elasticità interpretativa, divenendo buoni o pessimi a seconda della lettura, ci affidiamo al collegio dei revisori per raccontarli.
1-L’equilibrio economico di parte corrente “risulta peggiorato rispetto al 2011”. “Necessiterà dare copertura diversa a quelle spese già assunte nei precedenti esecizi ed aventi carattere ripetitivo. “
2-La vendita del patrimonio ripetuta e non realizzata ha ridotto parzialmente il disavanzo del 2012 e “le somme accertate per alienazione dei beni patrimoniali infatti sono state utilizzate in parte per la spesa corrente”, quindi non per risanare il debito della “sinistra ” sperperatrice.
3- “Il mancato rispetto di tre indicatori su dieci evidenzia forti e persistenti criticità r difficoltà nella gestione corrente del bilancio”
4- “È indispensabile intensificare l’attività di recupero coattivo o meno dei crediti”. “La consistente massa dei residui attivi e passivi da riportare nell’esercizio successivo…evidenziano la difficoltà dell’Ente a incassare e quindi a far fronte ai pagamenti dovuti per ,ancanza di liquidità”.
5- “La Corte dei conti relativamente alla verifica della sana gestione finanziaria per il 2011, ha, fra l’altro, osservato il permanere di squilibri strutturali di bilancio con il concreto rischio di dissesto finanziario, in quanto le operazioni di riequilibrio devono essere adottate in misura più incisiva e concretamente attuabili.”
La Corte dei Conti, e lo abbiamo già raccontato in precedenti articoli, aveva rilevato che “gli equilibri di bilancio, pur rispettati, risultano solo formalmente costruiti”.
È evidente che queste note tecniche hanno offerto al centrosinistra il destro per colpire il bilancio Còncina, sempre presentato dagli avversari come risanato. Da parte della destra la risposta, a una sola voce è stata che i bilanci del centrosinistra erano zeppi di “falsità”, come ha riferito il sindaco, fino alla sciorinatura di diverse nefandezze e ingiustizie, più dettagliate e scandalizzate più gli oratori erano coinvolti nelle precedenti amministrazioni, come Meffi o Frizza. Ora finalmente, ha esordito Tonelli, un bilancio in cui si capisce cosa c’è scritto, a indicare la chiarezza e la trasparenza che non aveva trovato nei documenti finanziari di Mocio. Infastidito evidentemente dai troppi consigli su quanto deve essere fatto per salvare la città, se n’è uscito anche con un simpatico “vaffanguru”, espressione che sintetizza un sentimento di moda nelle fila della destra orvietana nei confronti di chi interviene a dare suggerimenti.
Insomma, la situazione è difficile, “abbiamo fatto quanto possibile- ha concluso il sindaco- le soluzioni in questa straordinaria congiuntura le lascio al guru di turno”. E nell’aula sorda e grigia aleggiava soddisfatto il fantasma del perfido Gnagnarini.