In questi giorni, intuisco leggendo quanto riportato specialmente sui giornali online, il legittimo desiderio da parte di moltissimi cittadini, di saperne di più in merito a come la nostra città continua ad essere amministrata.
Le domande sulla vicenda e la sorte del Casello Nord…una vicenda sapientemente ammantata da un velo di mistero…;
la evidente discrasia tra le inequivocabili foto scattate e pubblicate sullo stato in cui versano la stazione ed il parcheggio di Piazza della Pace e, l’ormai fantomatico, misterioso ma rassicurante sopralluogo, dal quale il sindaco dichiara essere tutto a posto…ma (aggiungo io) niente in ordine.
Tralasciando la vicenda Stazione, poiché la documentazione fotografica parla da sola, vorrei dare un mio piccolo contributo sul Casello Nord, affinché si possa fare chiarezza nel nome del PUBBLICO INTERESSE.
1. Esiste una lettera da parte della Società Autostrade , datata 1-Giugno-2010, nella quale a conclusione della relazione di valutazione, si legge…” pertanto, l’inserimento della Stazione di Orvieto Nord nelle iniziative di prossima realizzazione è al momento prematura e potrebbe essere ripresa in considerazione qualora emergessero elementi più concreti circa lo sviluppo dell’area.”…
2. Esiste una lettera, sempre da parte della Società Autostrade, protocollata in data 23-Giugno-2011 (i protocolli sono atti ufficiali e pubblici), nella quale si legge…” abbiamo convenuto che condizione necessaria affinchè questa ipotesi possa trovare accoglimento è che contestualmente allo sviluppo dell’iniziativa riguardante il nuovo casello, si dia attuazione da parte degli Enti Locali anche ad un coerente piano di potenziamento della viabilità ordinaria, che al momento, è chiaramente inadeguata a fungere da collegamento tra la nuova stazione e le aree residenziali ed industriali al cui servizio la nuova stazione sarebbe dedicata”…
3. La spiegazione più chiara, viene data nella risposta alla interrogazione parlamentare , presentata nella seduta di mercoledì 15-Giugno-2011 n. 486.
…” La realizzazione del nuovo svincolo di Orvieto Nord, che dovrebbe ricadere approssimativamente al km 441 dell’autostrada A1, avrebbe la finalità di servire direttamente i vari Comuni (in particolare Orvieto, Allerona e Castel Viscardo) e le aree industriali concentrate nella zona Nord di Orvieto.
In merito allo stato dell’iter progettuale, faccio presente che l’ANAS ha rilasciato sul progetto definitivo, predisposto da Autostrade per l’Italia, la relativa validazione tecnica con prescrizioni.
La Società Concessionaria, recepite le prescrizioni dell’ANAS, ha redatto il progetto definitivo, finalizzato alla attivazione delle procedure per l’accertamento della conformità urbanistica dell’opera. E’ altresì attivo un tavolo di lavoro tra l’ANAS, la Concessionaria ed il Comune di Orvieto, nel quale sono oggetto di discussione i presupposti necessari affinché la realizzazione dello svincolo possa avere uno sviluppo definitivo.
E’, difatti , indispensabile che, contestualmente alla realizzazione dell’intervento, venga effettuato l’adeguamento della viabilità di collegamento tra il nuovo Casello, i Comuni che dovranno essere serviti, e le aree industriali esistenti o di prossima costruzione.
Tale adeguamento si rende indispensabile anche in considerazione del fatto che: la realizzazione dello svincolo senza un contestuale potenziamento della viabilità ordinaria, nella quale lo stesso si inserisca, determinerebbe riflessi negativi sulla circolazione autostradale rendendo inutile o addirittura dannoso l’intervento.
Orbene, il nuovo svincolo, secondo quanto comunicato anche da ANAS, risulta previsto negli strumenti urbanistici comunali, senza che siano stati tuttavia forniti ulteriori elementi sui piani di sviluppo delle aree limitrofe o sull’esistenza di progetti di adeguamento o potenziamento della viabilità ordinaria di collegamento, sia di carattere comunale che provinciale.
Poiché fino a due mesi fa, dei suddetti piani di sviluppo ed i progetti di adeguamento e potenziamento, così come richiesti, non vi era traccia, ritengo che al contrario di quanto affermato dalla nostra Amministrazione il progetto Casello Nord, non sia vivo e vegeto, bensì morto e sepolto.
Spero di sbagliarmi, come spero che l’Amministrazione (se risponderà), possa dare finalmente ai cittadini risposte chiare e definitive.
A proposito di risposte, vorrei rinnovare i seguenti quesiti:
A) – CASERMA PIAVE
Il Sindaco Concina ha dichiarato il giorno 18 marzo u.s. in Consiglio Comunale, che sulla sua scrivania vi era già un dossier utile a fare chiarezza in merito alla occupazione della struttura. Studiarne il contenuto non è cosa lunga né difficile, essendo tutto scritto ed evidente; pertanto restiamo in attesa di conoscere i provvedimenti presi.
B) – ORVIETO ED IL SISTEMA VULCANICO PATRIMONIO DELL’UMANITA’
Anche a questo argomento, in tutte le sue implicazioni, particolarmente in quelle economiche, siamo in attesa di una risposta dal giorno 19 Marzo u.s.
C) – CENTRO STUDI CITTA’ DI ORVIETO
Ormai, dopo molteplici rinvii in Consiglio Comunale, in cerca di soluzioni, il silenzio resta paradossalmente l’unica risposta. Vi sono iniziative, soluzioni e/o proposte al vaglio?. Ritengo che i cittadini dovrebbero essere portati a conoscenza degli sviluppi se ve ne sono; se non ve ne sono quale è la ragione?
Il silenzio…non sempre…è d’oro.
Come sempre ogni ulteriore considerazione la lascio agli Orvietani.
Architetto Leonardo Brugiotti