Assessore nuovo, un po’ alla chetichella?
«Il gruppo consiliare del P.S.I. rivolge con stima l’augurio di buon lavoro al neo assessore Gianluca
Luciani» inizia Evasio Gialletti nel corso di una intervista per cercare di fare il punto sul clima a un anno dalle prossime amministrative. «Per il resto che dire. Nell’ultimo consiglio, datato 18 marzo, il Sindaco Concina dribbla sulla mia domanda riguardo nuove nomine in cantiere per l’assessorato prima ricoperto dall’Arch. Brugiotti e risponde anche in maniera evasiva sulla richiesta di delucidazioni riguardo l’andirivieni di assessori che non hanno accettato di mantenere la nomina nell’immobilismo più totale al quale erano costretti. Ora mi domando il perché di questa mancata comunicazione in sede consiliare e chiedo a tutte le forze politiche un dibattito serio sul governo di questa città».
Mi sembra, e credo sia una considerazione diffusa, che la minoranza in Consiglio comunale non riesca a tirare fuori sostanza, che abbia preso lo stesso trend galleggiante dell’Amministrazione.
«Lo so, si vede, ma è davvero difficile metterci insieme agli altri di centrosinistra e costruire una strategia comune, condivisa, e farla conoscere. Di fronte abbiamo un muro di gomma e la nostra capacità di reagire è troppo lenta. Mi auguro che almeno in occasione del prossimo bilancio di previsione si possa fare una discussione seria su tutte le grande questioni di questa città.»
Anche lo stile e la qualità dei rapporti mi sembrano deteriorati. C’è davvero bisogno di un intervento di San Pietro Parenzo.
«Non so se basterebbe. Sono inorridito dalla inopportuna e “degenerata” filippica del capogruppo PdL Stefano Olimpieri (http://orvietosi.it/2013/04/pdl-buon-lavoro-al-nostro-amico-gian-luca/), che non si smentisce mai e non gli riesce neppure di formulare un augurio senza accompagnarlo a rabbia e risentimento. La sua carrellata di considerazioni sugli ex assessori è sgradevole e di bassa lega, non meno il disprezzo che esprime per altri concittadini che animano i suoi incubi. Oltre a sentenziare come fa sempre e sputare veleno su ogni essere umano che abbia avuto la sfortuna di incrociarsi sulla sua strada non si rende conto di essere solo, non si rende conto di non essere gradito a nessuno , neppure nella sua compagine politica.»
Un Gialletti così duro non è consueto.
«Il clima che persone simili creano è pesante, rende difficile lavorare insieme, come sarebbe nostro compito. Mi stupisco che il sindaco Concina, di tutt’altro stile, renda possibile una simile situazione ambientale, che si aggiunge ai tanti problemi che ci sono. È inconcepibile che il sindaco sia prigioniero di un capogruppo della destra che guida questa maggioranza con simili atteggiamenti.»
E allora?
«Allora domani sarà tutto più difficile»