Riceviamo da Roberto Nativi, coordinatore di Adesso Orvieto, e pubblichiamo.
Martedì scorso è tornato a riunirsi ad Orvieto il gruppo di Adesso Orvieto.
Al centro della riunione l’analisi della situazione nazionale, di quella locale e del PD in generale.
Dopo una campagna elettorale leale e convinta, come ci eravamo impegnati a fare dopo le primarie, siamo oggi di fronte ad uno scenario politico che rende il futuro del Paese incerto e sicuramente più difficile di quanto era presumibile.
Il Partito Democratico non ha ottenuto quel consenso che tutti noi auspicavamo ma, anzi, ha visto sensibilmente ridotta la sua capacità di penetrazione nella società.
E’ da rimarcare che nel quadro politico generato dalle elezioni non ci sono stati vincitori, se non l’affermazione di una nuova lista che ha intercettato il malcontento e il segnale di protesta che noi conoscevamo e che avevamo provato a tradurre in proposta politica nel confronto delle primarie.
Il quadro che si è delineato fa emergere con sempre maggiore forza e urgenza che il PD ha bisogno delle nostre idee, del nostro coraggio e del nostro impegno.
C’è necessità di avviare una nuova stagione politica che, a partire dal prossimo congresso nazionale, e dalle prossime scadenze amministrative comunali possa consentire l’elaborazione di proposte allineate con le richieste dei cittadini, al fine di condurci fuori dal pantano e dall’attuale stasi autoreferenziale e autoipnotica.
In questa fase così difficile dobbiamo far prevalere l’impegno, la serietà e la generosità se vogliamo proporci come una forza politica che guarda all’interesse generale anziché a quelli individualistici e particolari.
In sintesi, si riparte da qui, con nuovo slancio e nuove energie, per garantire un vero cambiamento all’interno del partito prima, e nel sistema di governo poi, a qualsiasi livello, nazionale e locale, in sintonia con ciò che gli italiani, gli umbri e gli orvietani si aspettano da noi.
C’è bisogno di noi e noi non ci sottrarremo, mettendo a disposizione un rinnovato e generoso impegno.