Nei giorni scorsi abbiamo scritto del blocco del casello nord anche da parte della società autostrade. Ma il sindaco, con un comunicato leggero come le parole, ci comunica che “Il progetto è vivo e vegeto”. Ogni commento è superfluo e ci rassicura vedere Còncina “ventre a terra” che insegue il progetto, anche se lo vediamo un po’ imbolsito.
Segue la nota diffusa da Còncina.
Ma ritenevo urgente comunicarvi che la fantasia del 1° aprile si è scatenata (grazie forse all’arguzia di qualche nota gola profonda comunale) sull’argomento Casello Nord, inventandosi lettere mai scritte della Società Autostrade per l’Italia (ASPI) e dichiarazioni degne di miglior nota di vari esponenti dell’intellighenzia orvietana.
Che le condizioni infrastrutturali ed economiche siano particolari è cosa nota, che da parte di tutti ci sia la necessità di razionalizzare interventi e impegni, altrettanto. Che le mie mirabolanti conoscenze (tu quoque, Antonio?) non siano in grado di fare miracoli, purtroppo vero anche questo.
Ma da qui a scatenare ricordi del 2008 e meriti a pioggia ce ne corre.
Riassumendo: in costante contatto con le mie mirabolanti conoscenze, nulla è cambiato nella vicenda Casello Nord. Purtroppo non sono neanche cambiate le finanze del Comune, della Provincia e della Regione. E la stessa Società Autostrade sta pagando il prezzo di traffici diminuiti sensibilmente, a causa della crisi.
Il progetto è vivo e vegeto. Non sono state mai scritte da ASPI lettere minatorie al Comune. E non fu mai scritto neanche il famoso “bel tacer”!
Cordiali saluti.