Per domenica 21 aprile la Pro Loco e il Comune di Allerona, il Comune di Acquapendente e la Riserva Naturale Monte Rufeno, insieme all’Associazione Sportiva Dilettantistica Scolastica “Ettore Majorana” di Orvieto e al Parco Archeologico Ambientale dell’Orvietano (PAAO), propongono un itinerario specifico pensato per quanti vogliano scoprire il fascino di luoghi meno conosciuti e frequentati dal turismo di massa. Si tratta di un’escursione in territorio di Allerona (Terni) nei siti archeologici della via Traiana Nova (una variante del tracciato dell’antica via Cassia lungo la direzione Orvieto Chiusi), in funzione dai primi anni del II secolo dopo Cristo. L’iniziativa, organizzata nell’ambito dell’annuale programma di “Camminare per conoscere”, si svolgerà sotto la direzione scientifica dell’archeologo Claudio Bizzarri, direttore del Parco Archeologico Ambientale dell’Orvietano, dando modo così ai partecipanti di godere al meglio di spiegazioni approfondite sui luoghi visitati.
I partecipanti si incontreranno la mattina alle ore 9 sulla piazza Attilio Lupi di Allerona Capoluogo per dirigersi verso i siti prescelti, a partire dalla contrada Sant’Ansano, dove sono presenti i resti di due monumenti funerari ad esedra in opera cementizia del I o II secolo dopo Cristo, che saranno a breve oggetto di scavi archeologici. L’escursione proseguirà verso una dismessa cava di argilla in località La Fornace, dove sono reperibili anche a vista d’occhi reperti fossili del Pliocene, quindi verso la località Molinello nel sito dove nel 1912 è stata rinvenuta la presenza del rudere del pilone destro di un ponte rimasto ad indicare l’altezza dell’attraversamento della via Traiana sul fosso Rivarcale. L’escursione continuerà fino a giungere nei pressi del podere Monte Regole dove una stele segnala il sito del rinvenimento nello stesso 1912 di una colonna, indicante la potestà tribunizia dell’anno 108 d. C. e il XIII miglio della via, che oggi si conserva nel Museo Archeologico di Firenze. L’ultima tappa riguarda il conglomerato cementizio, scoperto al podere Armata nel 1877, che potrebbe indicare o la presenza di una “statio”, un luogo di sosta per il rifornimento e il cambio di cavalli, oppure il basamento di un monumento sepolcrale, a suo tempo coperto di marmi poi sottratti, come se ne trovano molti lungo tutte le antiche vie consolari.