Riceviamo da SII e pubblichiamo.
In merito alle notizie di questi giorni riguardanti la presenza di arsenico a livelli superiori al consentito nelle zone del viterbese e alle preoccupazioni che tale notizia ha suscitato nell’orvietano, la Sii ricorda che NON ESISTE ALCUNA EMERGENZA PER ORVIETO E IL TERRIOTORIO CIRCOSTANTE. Il presidente della Sii Stefano Puliti, l’amministratore delegato Graziano Bernardi e il direttore generale Paolo Rueca sottolineano che grazie agi interventi eseguiti nel 2010 la situazione riguardante alluminio e arsenico è perfettamente sotto controllo.
I vertici Sii ricordano infatti che la società ha investito oltre 2 milioni di euro nel 2010 per realizzare 8 impianti di potabilizzazione. Con tali impianti si è affrontata tempestivamente l’emergenza alluminio e si è risolto il problema dei livelli di arsenico. Tali sostanze sono presenti naturalmente nelle acque del territorio orvietano, così come in altre zone d’Italia, e per questa ragione la Ue ha fissato i parametri di tolleranza con una direttiva fatta propria dal ministero per l’Ambiente.
RISPETTO DELLA NORMATIVA UE – TUTTI GLI IMPIANTI DI POTABILIZZAZIONE SONO STATI REALIZZATI ENTRO OTTOBRE 2010, prima quindi della scadenza delle deroghe concesse dalla Ue e fissate al 31 dicembre 2010 per consentire a tutti i territori italiani interessati di mettersi in regola con i parametri.
“Grazie agli investimenti della Sii – dichiarano Puliti, Bernardi e Rueca – l’Umbria è l’unica regione in Italia ad aver rispettato le direttive comunitarie e ad essersi messa in regola prima della scadenza delle deroghe”.
I LAVORI E LE TEMPISTICHE – Gli 8 impianti della Sii sono stati installati a: Orvieto, Castelgiorgio, Castelviscardo e Porano. L’emergenza alluminio fu affrontata e risolta nell’arco di soli 2 mesi con la progettazione e la realizzazione in tempi brevissimi degli impianti stessi. identica rapidità fu adoperata per l’arsenico: in soli 6 mesi furono infatti messi in attività gli impianti che ad oggi funzionano perfettamente ed assicurano acqua di grande qualità e depurata da sostanze ritenute pericolose dall’Unione europea.