Un “ideario”, ovvero uno speciale sito web, sul quale “postare” idee su come il digitale possa migliorare la qualità della vita e “mettere in rete” servizi, tutto quanto possa essere utile in termini di benessere, qualità della vita, salute, cultura, natura, centri storici, territorio, comunità, solidarietà, sussidiarietà. Lo ha creato la Regione dell’Umbria, per raccogliere idee e proposte progettuali per l’Agenda Digitale dell’Umbria 2013-2014, che costituiranno la base di discussione di un incontro, previsto a Terni il 9-10 aprile prossimi presso la sede di “Caos” (Centro Arti Opificio Siri) e presentato come il primo appuntamento pubblico di avvio operativo dell’Agenda: l’inizio di un “percorso condiviso”, preceduto dalla “consultazione pubblica” promossa dall’“ideario” all’indirizzo: “umbriadigitale.ideascale.com”.
“Vogliamo coinvolgere tutti gli attori pubblici e privati del territorio – spiegano alla Regione -, cittadini, imprese, scuole, professionisti, nel processo di costruzione dei servizi digitali, per il benessere e la crescita dell’Umbria. I visitatori dell’‘ideario’ potranno manifestare il loro giudizio sulle idee postate dagli altri: i risultati della votazione popolare saranno tenuti in considerazione, anche se non determineranno automaticamente la realizzabilità della proposta, di cui andranno valutati molteplici aspetti, come la fattibilità, il rapporto costi/benefici, il rispetto dei vincoli normativi”. Nel breve periodo, le idee presentate contribuiranno alla definizione degli interventi da attuare nell’Agenda Digitale dell’Umbria 201\3-2014; e, nel medio-lungo periodo, a far riflettere sul tema della “crescita digitale”, nel quadro della programmazione “2014-2020”. Con il varo dell’Agenda Digitale – si sottolinea – la Regione Umbria punta su un cambio di paradigma della “società dell’informazione”: andare oltre le “reti tecnologiche”, per costruire “reti di conoscenza e di servizi digitali”.
“Il programma di legislatura – spiega la presidente della giunta regionale Catiuscia Marini – punta ad una pubblica amministrazione più efficiente e allo sviluppo dell’economia della conoscenza e della ‘green economy’ come motore di sviluppo del nostro territorio. Si tratta di cogliere – aggiunge – i benefici degli investimenti in ‘Ict’ (Information&Communication Technology) in Agenda ad oggi realizzati, e di massimizzarne i ritorni, puntando sulla mobilitazione creativa della platea degli attori pubblici e privati del territorio, nella progettazione e costruzione consapevole dei servizi digitali”.