ORVIETO – Arresto cardiocircolatorio. E’ quanto ha scritto il medico legale sulla morte di Daniele Cavalloro, per gli amici Ciuppino. Trent’anni, proprietario di uno dei più frequentati bar che animano le serate cittadine, Cavalloro è stato trovato senza vita intorno alle 15 di ieri all’interno dell’abitazione di via Signorelli in cui il giovane viveva. E’ stata la fidanzata preoccupata a dare l’allarme. Il telefono e il campanello di casa suonavano a vuoto ed è stato così che la giovane avrebbe cercato l’aiuto dei carabinieri. Una volta entrati in casa, i militari hanno trovato l’uomo esanime, disteso in pigiama nel proprio letto. Per lui non c’era più nulla da fare, sul viso i segni inequivocabili della morte. Non ci sono tracce riconducibili ad un’overdose, né i carabinieri, nell’ambito della perquisizione che hanno effettuato, hanno trovato sostanze stupefacenti all’interno dell’abitazione. Il decesso insomma sembra legato a cause naturali.
In mattinata Cavalloro era stato al bar come al solito e intorno alle 13 pare si fosse ritirato in casa, forse per riposare. E qui l’avrebbe colto un malore improvviso che non gli ha lasciato scampo. Probabilmente un infarto.
In ogni caso, sarà l’autopsia disposta dal magistrato a stabilire con certezza le cause del decesso. Segue il caso il procuratore capo Francesco Novarese che non è intervenuto sul posto.