ORVIETO – In occasione del Giubileo, un grande momento di turismo culturale allungherà quest’anno i festeggiamenti del Corpus Domini. Anzi due. Due eventi finanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto nell’ambito delle celebrazioni giubilari e realizzati grazie alla collaborazione tra Ar.Tè. (sigla che identifica le produzioni frutto della collaborazione tra il Mancinelli e l’Argot di Roma), Comune, corteo storico e Astro, la neo associazione di albergatori e ristoratori nata ad hoc con la speranza di poter gestire al meglio i flussi turistici attesi in città.
Gli eventi sono concentrati nella giornata di sabato 8 giugno e sono entrambi appuntamenti d’eccezione. Storicamente il più significativo è certamente il ritorno del dramma sacro, ovvero di quelle sacre rappresentazioni degli anni Cinquanta sul sagrato della Cattedrale da cui poi è nato il corteo. Il “Miracolo de lo sacro Corporale” di anonimo del Trecento, riadattato dall’orvietano Giuseppe Baiocco, sarà rappresentato in piazza Duomo, nella sera del sabato successivo al Corpus Domini con la regia di Maurizio Panici e le scenografie di Paolo Miccichè. Tra gli interpreti: Paola Gassman.
L’altra sorpresa è che, nel pomeriggio, il dramma sacro sarà anticipato dalla rievocazione di una festa medioevale e dalla rappresentazione di una partita a scacchi a personaggi viventi tra una rappresentanza della città di Marostica e una rappresentanza della città di Orvieto. Parteciperanno una sessantina di figuranti del corteo storico di Orvieto, altrettanti della partita storica a scacchi di Marostica e altrattanti sbandieratori dei borghi e sestieri fiorentini. Il riferimento è ovviamente alla famosa partita storica a scacchi di Marostica a personaggi viventi in costui d’epoca che è considerata una tra le più importanti manifestazioni storiche della tradizione italiana ed è stata riconosciuta nel 2011 “Patrimonio d’Italia per la tradizione” del Ministero del Turismo.
Per l’occasione sono stati predisposti pacchetti completi comprensivi di posto in tribuna per la festa medioevale, cena medioevale e poltrona numerata per il dramma sacro.
Gli eventi sono stati presentati ieri mattina in conferenza stampa, tra gli altri, dal presidente della Fondazione Cro, Vincenzo Fumi, dal sindaco della città Toni Concina, dall’assessore nonché presidente della Te.Ma. Marco Marino.
A margine, il presidente dell’associazione Lea Pacini custode del corteo storico ha lanciato un allarme sulla situazione preoccupante di molti costumi. Gli spazi della ex caserma Piave concessi come sede dal Comune di Orvieto sono troppo umidi e malandati con l’effetto che molti costumi si stanno rovinando. In particolare Tafuro ha detto espressamente che passati i due anni giubilare è molto probabile che i cavalieri non saranno più nelle condizioni di uscire per la tradizionale sfilata del Corpus Domini e resteranno negli armadi. Il presidente ha rivolto un appello alla Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto al quale al più presto sarà presentato un progetto straordinario per rifare ex novo molti costumi danneggiati dal tempo. Il dramma sacro, in accordo con la Diocesi, verrà rappresentato anche a Todi e nelle intenzioni degli organizzatori c’è la speranza di farlo diventare un appuntamento annuale in occasione dei festeggiamenti del Corpus Domini.