E’ stata approvata, nel corso del consiglio comunale di venerdì pomeriggio, la revoca della deliberazione n. 57 del 28 agosto 2012 avente per oggetto l’indizione della manifestazione di interesse per la realizzazione e gestione di un impianto per la produzione di energia. Un’idea generale finalizzata a comprendere se ci fossero, o meno, le possibilità di creare, di concerto con i privati, una società mista per la realizzazione di un impianto a biometano.
L’impianto, che dovrebbe produrre fino a un megawatt, fa parte del pacchetto di misure previste dal patto dei sindaci (cui il Comune ha aderito) per la campagna di energia e sostenibilità europea finalizzata all’abbattimento del 20%, entro il 2020, dei livelli di emissione CO2.
“Quello che volevamo fare come maggioranza – ha spiegato nel corso del consiglio comunale il sindaco di Soriano, Fabio Menicacci – è quello che abbiamo sempre sostenuto fin dall’inizio: la proposizione della manifestazione di interesse per la ricerca di un partner su un’idea. Se dalla manifestazione di interesse, per corrispondenza, avessimo trovato un partner che era disposto a sposare l’idea da un punto di vista economico, da quel momento in poi, si andava a ragionare su tutte le possibilità di realizzazione dell’impianto”.
Una manifestazione di interesse che non era vincolante né per l’amministrazione, né per le aziende.
“Si è da sempre precisato – ha proseguito il sindaco Menicacci – che l’amministrazione in qualsiasi momento, qualora non fosse stata convinta su determinati aspetti, poteva ritirarsi e chiudere la fase. In sede di incontro dei sindaci si è ragionato, tra i diversi aspetti, anche sulla nascita di un eventuale Consorzio dei Comuni finalizzato alla gestione della raccolta differenziata. Il Consorzio è, sarà, dovrebbe essere, al di la delle varie posizioni sulla realizzazione dell’impianto, la fase di sviluppo logico di quello che è stata l’Associazione dei Comuni che ha trattato il porta a porta”.
Qualora si fosse deciso di andare avanti con la manifestazione di interesse il Consorzio sarebbe stato un punto basilare per la costituzione della società che avrebbe dovuto ragionare sulla tecnologia, sull’impianto e sulla gestione.
“I dati che hanno dato da pensare – ha concluso il sindaco – sono sostanzialmente due: la poca corrispondenza da parte di coloro che si erano presentati alla gara e l’ubicazione di una zona (Sant’Eutizio) che storicamente vede il concentrarsi di una serie di difficoltà che non permette il sereno proseguimento. Ragionando su un aspetto meramente scientifico, a seguito di un attento monitoraggio, abbiamo deciso che non era più opportuno continuare; sarà comunque intenzione dell’amministrazione trovare soluzioni alternative”.