ORVIETO – Seconda morte sospetta sulla Rupe nel volgere di 24 ore. A perdere la vita ieri pomeriggio per un malore improvviso Emanuele Vita, quarantacinquenne di Ciconia. L’uomo, noto consumatore di stupefacenti, è deceduto in ospedale dove era stato trasferito d’emergenza per quello che è apparso inizialmente come un infarto. Per lui non c’è stato nulla da fare. Sposato, l’uomo era conosciuto alle forze dell’ordine per piccoli reati legati alla droga. Due decessi cosi ravvicinati hanno destato i sospetti degli inquirenti che dovranno chiarire adesso se sia trattato o meno di casi di overdose.
L’allarme è evidentemente giustificato. A questo proposito ieri pomeriggio l’anatomopatologo ha iniziato l’autopsia sul corpo di Daniele Cavalloro, il proprietario del bar Duomo trovato senza vita domenica nella sua abitazione in centro. In attesa dei risconti, gli inquirenti hanno iniziato ad appuntare l’interesse sul cellulare del giovane e in particolare sulle ultime telefonate in entrata e in uscita, con l’obiettivo di fare completa chiarezza sulle possibili cause della morte del trentenne. L’ipotesi della prima ora era comunque quella della morte naturale, anche perché i carabinieri nell’abitazione di via Signorelli non avrebbero trovato traccia di stupefacenti, a dispetto dei trascorsi del giovane. Ora però la coincidenza di questa seconda morte appare sospetta. Per Cavalloro la cerimonia funebre sta per essere fissata in queste ore, dopo il via libera del magistrato e verrà celebrata con ogni probabilità domani o al più tardi giovedì. La scomparsa del trentenne ha destato grande sconcerto e commozione in città. Gli amici ne ricordano soprattutto la bontà d’animo e la grande generosità. La Cna di Orvieto ha fatto sapere ufficialmente di aver voluto annullare in segno di vicinanza al vice presidente regionale di Fidimpresa Cna, Claudio Cavalloro padre di Daniele, la cerimonia di consegna del premio “Pialletto d’Oro” all’artigiano dell’anno già programmata per stasera alle 19 al palazzo dei Sette, nell’ambito della festa di san Giuseppe, patrono di Orvieto.
Ugualmente da domenica sera i locali della Rupe hanno annullato le serate musicali che erano in programma. Daniele Cavalloro è stato trovato esanime domenica pomeriggio nel letto della sua abitazione, a due passi dal frequentato bar Duomo di cui era proprietario. Lo hanno trovato i carabinieri che sono stati contattati dalla fidanzata, preoccupata perché non riusciva a parlarci. Chi lo conosceva ha raccontato che da qualche giorno Daniele accusava dei dolori, imputati sul momento ad uno strappo nel corso di una partita a calcetto. Maggiore chiarezza in ogni caso verrà fatta dall’autopsia.
Restano le due tragedie a distanza di un giorno che potrebbero essere molto più di una crudele coincidenza.