di Massimo Gnagnarini – Coordinamento liste civiche per Orvieto
Bisognerebbe essere un po’ esauriti per calcolarlo con una certa metodologia e quand’anche il numero che ne uscisse fosse attendibile non sarebbe distante da ciò che già percepiamo senza ricorrere alla matematica finanziaria, ovvero l’indice di un progressivo impoverimento della città.
Eppure qualche volta i calcoli possono servire a farsi un’idea.
Per esempio:
Le notti consumate dai turisti ogni anno nei nostri alberghi sono 340.000.
Ad Assisi sono oltre 1.000.000.
Solo per questo, siccome la spesa media giornaliera del turista è 120 euro, il nostro PIL vale 80 Milioni di euro in meno di quello dei nostri cugini assisiati.
Altro che le secche del bilancio comunale e i minori trasferimenti assistenziali dallo Stato, Orvieto avrebbe la possibilità di arricchirsi e di prosperare.
Il comprensorio orvietano con le sue 2300 camere sarebbe già in grado di assorbire, almeno teoricamente, una simile mole di presenze. Cos’è che non funziona allora. Bè l’avrete già capito.
Tuttavia esistono e circolano i progetti per riformare questa città e sono sicuro che già nei prossimi mesi saranno più visibili e apprezzabili.