Nel 2008 l’UDC fece una grande scelta, quella di andare alle elezioni politiche fuori dai due schieramenti, e riuscì ad entrare come terza forza politica in Parlamento.
L’idea del grande centro allora fu vincente.
Grazie al terzo polo oggi è finito quello che tutti davano per scontato… il bipolarismo, dove, in troppi hanno cercato di convogliare le varie anime degli elettori italiani in due soli schieramenti, E alla fine non ci sono riusciti.
Il necessario sacrificio che l’UDC, in questa tornata elettorale, ha dovuto fare a vantaggio del progetto di SCELTA CIVICA e i successi di quest’ultima aggregazione, dimostrano che, anche se a piccoli passi, gli elettori stanno sempre più convincendosi della bontà di chi si prodiga per i fatti concreti contro chi fa solo proclami.
Anche ad Orvieto, quelli che erano i voti dell’UDC, con la “decisa” scelta della direzione regionale del partito di candidarmi al Senato, sono confluiti nel “grande” Progetto di SCELTA CIVICA.
Il successo della coalizione di Centro ad Orvieto, specie nell’elettorato giovane, dimostra che il nostro operato, di indirizzo sull’Amministrazione Comunale, a favore di rigore e di risanamento dei conti per “salvare” le future generazioni in primis e di un ambiente sostenibile con la forte spinta all’avvio della raccolta differenziata, realtà per il nostro comune dal 2013, è stato ben capito.
I giovani, prima di altri, stanno prendendo coscienza che è finito il mito delle false chimere; bisogna affrontare la realtà e cambiarla senza fare populismo.
Quest’anno la vera sfida per tutte le forze politiche, vecchie e nuove, presenti in Città sarà come salvare lo stato sociale del nostro Comune senza aggravare le famiglie orvietane ( già provate dalla crisi).
E’ nostra intenzione, quanto prima, convocare gli stati generali della Città, per chi ci vorrà stare, per cercare tutte le possibili soluzioni, per continuare a dare degli indirizzi precisi all’Amministrazione che sosteniamo, e che a breve, dovrà fare delle scelte.
E’ facile salire in cattedra dalle colonne dei giornali e “pontificare”, non avendo più il benché minimo senso della misura, mi riferisco a:
Cristina Calcagni che militante dell’API , ha partecipato alle primarie di coalizione di sinistra sostenendo Tabacci, poi come militante nell’API rilancia l’APO e si fa tutta la campagna elettorale perla Sen.Lanzillottache è stata eletta nelle file di SCELTA CIVICA dove, ricordo che il candidato orvietano ero Io. E comunque, cara Cristina, sarò ben lieto, una volta che avrai ben canalizzato il Tuo attivismo, a ritrovarmi in futuro a fianco a fianco con Te per un progetto comune come, peraltro, abbiamo già fatto in passato.
E a Massimo Gnagnarini che non fa altro che scrivere proclami terroristici; l’ultimo sui finanziamenti del “Piano Città”, peccato che si limita a leggere solo i titoli dei giornali e, non legge la sostanza nella quale si evidenzia che a fronte dei 90,3 mln di investimenti previsti a Foligno solo 6,685 mln provengono dallo Stato gli altri sono sborsati dal Comune e/o da investitori privati. Al Comune di Orvieto stiamo ragionando sulle fasi conclusive di un grande progetto di riqualificazione della Caserma Piave, dialogando con Regione Umbria, Demanio E Fondazione Patrimonio Comune attraverso il “rivoluzionario” strumento del PUVAT, attivato, per la prima volta, da un comune.
Oggi, qualunque cosa succederà a livello nazionale, il mio partito, deve continuare sulla strada a senso unico, di creare una grande forza “concreta” dei moderati con al centro il valore della Famiglia: Sono sicuro che se si procederà così la costituenda nuova forza politica SCELTA CIVICA raccoglierà ulteriori successi, altrimenti, se qualcuno pensa di tornare indietro questa volta potrebbe trovarsi solo.