ORVIETO – Potrebbe esserci una partita di eroina tagliata male alla base dei due decessi che si sono registrati in ventiquattro ore ad Orvieto tra domenica e lunedì. Lo sospetta la Procura che ha lanciato un appello ai consumatori di droghe pesanti perché non utilizzino l’eroina o qualsiasi altro mix in circolazione. Il sospetto diventa allarme all’indomani dell’autopsia che è stata eseguita lunedì sul corpo di Daniele Cavalloro, il trentenne trovato morto domenica pomeriggio nella sua abitazione di via Signorelli e dopo il decesso per overdose, lunedì stesso, di Emanule Vita, cinquantunenne di Ciconia. Gli inquirenti ipotizzano apertamente un filo conduttore tra i due casi. “C’è il forte sospetto che vi sia in circolazione una partita di eroina tagliata male – afferma il procuratore capo, Francesco Novarese – Per evitare ulteriori tragiche conseguenze è necessario avvertire i consumatori di astenersi o rivolgersi al Sert”. Non è detto, comunque, che si tratti di eroina. Negli ambienti investigativi circola infatti anche l’ipotesi che ad Orvieto si sia affacciato un nuovo pericoloso mix di stupefacenti dagli effetti immediati e devastanti. Un miscuglio le cui modalità di assunzione e i cui effetti non sono ancora del tutto sperimentati e conosciuti.
Il motivo per cui gli inquirenti si sbilanciano sono le due morti ravvicinate con modalità del tutto simili e i primi esiti dell’esame autoptico sul corpo di Cavalloro che, a detta della procura, ha risolto gli inquirenti a propendere al 90% per l’ipotesi overdose come causa del decesso. Dalle analisi delle urine sono emerse tracce evidenti di alcol, cocaina ed eroina. Nelle urine tuttavia, come sa bene chi è sottoposto anche molto più banalmente ai controlli dopo le denunce per guida in stato di ebbrezza o di sostanze stupefacenti, le tracce di alcol e droghe restano per lungo tempo. Per questo oggi si procederà anche agli esami tossicologici sul sangue dove è possibile trovare traccia delle ultime assunzioni. Tuttavia che il trentenne si iniettasse anche delle sostanze è stato subito chiaro anche dalla semplice ispezione cadaverica.
Per Vita, che era in cura col metadone, l’associazione con l’overdose è stata ancora più immediata per la presenza di lesioni da agopuntura molto recenti. Nella giornata di oggi o al più tardi domani verrà eseguita l’autopsia anche sul corpo del cinquantunenne che ha lasciato moglie e due figli, di cui uno molto piccolo. Mentre oggi alle 15 in Duomo verranno celebrati i funerali di Daniele Cavalloro. I carabinieri della compagnia di Orvieto – guidati dal capitano, Giambattista Fumarola – intanto indagano per capire i punti di contatto tra i due casi e arrivare ad identificare un ipotetico spacciatore comune che potrebbe essere responsabile di entrambi i decessi. Un riscontro chiave è quello dei cellulari. Gli investigatori stanno passando al setaccio le ultime chiamate in entrata e in uscita su entrambe le utenze. Si tratterà di incrociare tabulati e celle. Un lavoro certosino che avrebbe già portato i primi frutti. O meglio ci sono già alcune persone vicine al mondo dello spaccio che sono state sentite dai carabinieri tra Orvieto centro e Orvieto scalo.