Anche a Parrano le mega pale eoliche del Monte Peglia trovano oppositori determinati ad organizzare una “resistenza” per nulla effimera. Si è infatti da pochi giorni costituito un comitato di cittadini e operatori agrituristici decisi a contrastare un progetto che avrà rovinosi effetti sul paesaggio e sulla capacità attrattiva del territorio
Per sabato 2 marzo, alle ore 16.30, presso la Casa del Popolo di Parrano, il Comitato ha programmato una prima Assemblea Pubblica per informare i cittadini dell’alto orvietano del progetto e delle sue conseguenze.
“Abbiamo organizzato questa assemblea – spiegano dal Comitato – perché l’impatto di questo impianto, per nulla partecipato e calato da un altrove del tutto insensibile al contesto ambientale e territoriale, sarà rovinoso. Tutti i cittadini dell’alto orvietano dovrebbero mobilitarsi per contrastare quello che appare come uno scempio paesaggistico: 18 pale alte 150 metri e visibili anche a 40/50 Km di distanza. Questa presunta ‘green economy’, tirata su a colpi di incentivi pagati da tutti i cittadini con le bollette, fa strame di un’altra ‘green economy’:quella degli agriturismo, della ricettività rurale, della tutela dei contesti ambientali, dei progetti economuseali, delle zone SIC e delle Aree Naturalistiche”
“Con l’Assemblea di sabato 2 marzo – proseguono – vogliamo tenere desta l’attenzione su un progetto per noi irricevibile. L’impatto sarà devastante e riguarderà non solo San Venanzo e Parrano ma anche gli altri comuni prossimi al Peglia, compreso Orvieto. Mai come in questa occasione è necessario imparare a superare le anguste visioni campaniliste ed a concepire il nostro paesaggio come un bene comune”.
“Le diverse amministrazioni comunali – concludono i membri del Comitato di Parrano – si sono attivate e hanno espresso un parere negativo. Una scelta che va sostenuta con grande tenacia e che va ostinatamente confermata in tutte le occasioni, specialmente sui tavoli di confronto regionale”.