Sicché il Movimento 5 Stelle ha due statuti (vedi L’Huffington Post del 13 marzo)! Bene, bene, magnifico, sempre meglio abbondare! Ma vediamo un po’ di che si tratta. Uno è stato chiamato “non-statuto”: niente, solo movimento, libertà assoluta, niente responsabili, solo portavoci, aperto a tutti, niente finanziamenti pubblici, solo contributi volontari. L’altro invece è uno statuto vero: un’associazione con tanto di proprietario e di cariche sociali (Grillo, Presidente; il nipote Enrico, Vicepresidente; il commercialista Enrico Maria Nadasi, Segretario; tutti questi, Consiglio Direttivo), discrezionalità assoluta nell’accettazione delle iscrizioni, diritto di accesso ai finanziamenti pubblici, l’unico che decide tutto naturalmente Beppe Grillo. L’uno noto, anzi notissimo, a tutta Rete. L’altro rigorosamente assente dalla Rete, ignoto agli iscritti e ignoto a tutti fino a quando non l’ha scovato L’Huffington Post. Dove sarebbe la conclamata trasparenza e dove l’ancor più conclamata democrazia diretta? Riflettete gente, riflettete!!!!
Stellacadente