CIVITELLA D’AGLIANO – “Civitella D’Agliano è stata definita, giustamente, vittima eccellente dei tagli alle ambulanze. Una scelta che ha colto di sorpresa me e tanti altri amministratori della provincia di Viterbo. Azzarderei definire questo decreto una scelta scellerata, in quanto la salute dei cittadini e, in particolar modo, quella delle fasce deboli va tutelata. Costi quel che costi”. Ad affermarlo Roberto Mancini, sindaco di Civitella D’Agliano.
Il bando di gara, da 21 milioni di euro, del 28 febbraio scorso, scaduto alle ore 12 di oggi, vedrà l’affidamento ai privati delle convenzioni tra Ares 118, Croce Rossa e le associazioni del territorio. Nella Tuscia resterebbero, qualora lo scenario previsto dovesse rimanere immutato, solo le convenzioni con i privati per Viterbo, Canino e Orte.
“Non si può pensare – prosegue il primo cittadino – di continuare ad ‘affondare’ in questo modo così brutale la sanità. Siamo stati già paralizzati dalla chiusura dei diversi ospedali; spettatori immobili, non di certo per nostra volontà, di scelte che nel corso del tempo si sono rivelate catastrofiche. Basta continuare a effettuare tagli sui servizi essenziali per la tutela della salute dei cittadini. Se una persona, sia essa un giovane o a maggior ragione un anziano, si sente male ha il sacrosanto diritto di dover essere immediatamente assistito dagli operatori della Croce Rossa ed essere trasferito, in autoambulanza, al primo ospedale vicino”.
Il sindaco di Civitella D’Agliano, Roberto Mancini, in piena condivisione di intenti, si unisce al coro degli amministratori della provincia e chiede al governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, di annullare il bando e di convocare con urgenza una conferenza con i vari sindaci del territorio e con le associazioni coinvolte. “Come sindaco di Civitella D’Agliano – conclude Mancini – mi schiero, ovviamente, dalla parte dei cittadini e cercherò di capire, grazie anche alla collaborazione dei sindaci della provincia, come poter intervenire. L’amministrazione comunale di Civitella da sempre offre strutture e aiuti alla Croce Rossa locale e da mesi ha avvallato tutti questi sussidi al 118. Anche se il servizio è gestito direttamente dalla Cri locale, è inaccettabile che nessun rappresentante del 118 abbia comunicato alla mia amministrazione qualsiasi tipo di dato che potesse motivare una decisione del genere e che si ripercuoterà sulla sicurezza degli abitanti della Teverina. Mi aspetto prese di posizione anche da altri miei colleghi che attualmente rappresentano il territorio Teverina presso enti superiori e il cui rumoroso silenzio è insopportabile”.